Articolo del: 11/07/2012
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Il vigile allarga le braccia, con l’espressione di sconforto di chi si trova nella condizione di non potere fare il proprio mestiere. «Sembra assurdo, ma se non c’è il cartello io la multa non la posso fare - spiega - Quindi mi tocca guardare le auto in sosta vietata e passare oltre. Allo stesso modo, non mi è consentito multare chi entra nella via, nonostante sia una zona a traffico limitato». E in via Gola, traversa dell’Alzaia del Naviglio Pavese, di cartelli di sosta vietata non ce n’è più nemmeno uno: restano, spogli, i pali di metallo a cui un tempo erano appesi i pannelli blu barrati in rosso. Non ci sono più nemmeno i segnali che indicavano le regole della Ztl, scattata nella via il 15 giugno con la partenza dell’isola pedonale sui Navigli. Spariti. «Non sappiamo chi sia stato a smontare i cartelli - dice il ghisa - ma escludo sia opera di un vandalo. Chi li ha rimossi lo ha fatto con coscienza, proprio per impedirci di sanzionare le auto in sosta vietata».
Per capire quanto meticolosa sia stata l’opera del misterioso ladro di cartelli, basta confrontare la fotografia di via Gola come appare oggi con quella scattata alcuni mesi fa e conservata nella memoria elettronica di 'street view', lo stradario tridimensionale di Google: in via Gola i segnali di divieto erano numerosi, ben visibili, sistemati su entrambi i lati della strada. Non ce n’è più nemmeno uno, tutti svitati e imboscati. Su chi sia l’autore della rimozione, i vigili fanno diverse ipotesi: «Potrebbe essere stato qualcuno che per varie ragioni ha qui affari o qui abita ma non ha il pass per la sosta». Quello che è certo è che il Comune dovrà sostituire i cartelli, e sarà l’occasione per indicare le nuove regole della Ztl, che scatteranno dalla prossima settimana: il divieto di transito e parcheggio non sarà più in vigore 24 ore su 24 come è ora ma solo dalle 20 alle 7.
Commento: A quanto pare comincia ad esserci qualcuno che ne ha veramente piene le palle dei mille divieti che questa giunta vuole imporci! Vietare vietare, era una volta lo slogan di questi stessi personaggi che adesso siedono in giunta. Eppure fanno esattamente l' opposto: divieti! divieti! divieti! A null' altro sanno pensare, se non a vietare ciò che la maggior parte della gente vorrebbe fare, ma che a loro non va bene! Ah, quanti cartelli di divieto meriterebbero di venire asportati, a Milano!
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