Articolo del: 17/07/2012 Autore: ORIANA LISO
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Sei mesi di Area C, fra ottimismo per i risultati di diminuzione del traffico raggiunti e conteggi al ribasso sui soldi incassati e da incassare dal ticket. Arriva il bilancio semestrale sulla congestion charge introdotta dalla giunta Pisapia e si scopre che — al posto degli oltre 31 milioni di incassi annuali previsti a gennaio — gli introiti a fine 2012 saranno, secondo le ultime stime, circa 23 milioni e 500mila euro. I motivi? Potrebbero essere due, dicono le spiegazioni ufficiose: il primo, una riduzione maggiore degli ingressi nella Cerchia dei Bastioni, rispetto alle previsioni iniziali (e questo vorrebbe dire che il ticket è un successo perché sta diminuendo l’uso dell’auto privata). L'altro motivo, ancora tutto da verificare, è che ci sia una quota consistente di auto che continuano ad entrare in centro senza pagare il ticket — le stime riferiscono di circa 5mila veicoli sui 90mila ingressi giornalieri — e che, quindi, potranno essere conteggiati solo in un secondo momento nel capitolo degli incassi da multe.
Al 30 giugno i soldi incassati erano quasi 11 milioni e 200mila euro: assieme a quelli che entreranno nei prossimi sei mesi, hanno già una destinazione precisa, fissata nella delibera di istituzione di Area C. «Tutte le risorse derivanti dal ticket, non un euro di meno, si stanno reinvestendo nel potenziamento del trasporto pubblico, garantendo più corse di metro e bus, e incentivando la mobilità sostenibile», assicura l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran. L’elenco è lunghissimo e mette assieme un po’ di tutto: il potenziamento del trasporto pubblico (corse più frequenti per i mezzi di superficie e il metrò, 10 milioni), le 15 linee del servizio notturno nei fine settimana, i lavori sulle scale mobili rotte (4 milioni), la partenza della manutenzione straordinaria sulla MilanoLimbiate (3 milioni e 800mila euro), il finanziamento del parcheggio di interscambio di Comasina (altri 3 milioni e 800mila euro).
Nei prossimi mesi, assicura Maran, vedremo l’apertura della M5 tra Zara e Bignami, la partenza dei cantieri della M4, l’estensione del progetto “onda verde” per i semafori a favore di bus e tram, nuovi parcheggi di interscambio, nuove zone a sosta regolamentata, altre stazioni del bike sharing, piste ciclabili, isole ambientali, strade “Car free” vicino alle scuole. Quasi un libro dei sogni, considerando che alla cifra incassata vanno sottratti i costi per la gestione del cervellone informatico (6 milioni e 480mila euro). E adesso Maran ricomincia il giro di incontri con la città — Assolombarda, Unione artigiani, associazioni ambientaliste, consumatori, e tanti altri — per discutere del futuro di Area C. A loro potrà portare la diminuzione del traffico: in 113 giorni (dal 16 gennaio al 30 giugno) gli ingressi in centro sono calati del 34 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011, e il traffico è diminuito del 6,9 per cento anche nel resto della città.
Buoni risultati anche sul fronte dello smog: la terza campagna di monitoraggio del black carbon di Amat segnala un calo dell’inquinante in centro rispetto all’esterno (la riduzione è di 1,6 microgrammi al metro cubo, ovvero il 40 per cento in meno). Chi continua la sua battaglia contro Area c è l’ex vicesindaco Riccardo De Corato. Che in consiglio comunale, dai banchi del Pdl, pontifica: «Area C, come gli interventi che si vogliono attuare a settembre, è del tutto inutile, il problema è su scala più ampia». Replica il consigliere pd Carlo Monguzzi: «Area C è un pezzetto della lotta all’inquinamento, assieme a quelli che la Regione governata dal centrodestra sta decidendo di portare avanti».
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