| Area C, è di nuovo caccia agli sconti artigiani e negozianti: "Più vantaggi" Il Comune al lavoro per varare il nuovo ticket entro settembre. Le categorie commerciali chiedono l'equiparazione ai residenti e lo stop alle 18. I tassisti: "Regole ancora più dure"
Articolo del: 29/07/2012 Autore: ILARIA CARRA
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Approfittiamone. Dai commercianti ai tassisti, l’opinione condivisa è di sfruttare il periodo di sospensione di Area C imposta dal Consiglio di Stato per ripensare il ticket. E, nella loro ottica, cambiarlo per migliorarlo. Riduzione di orari e varchi liberi per tornare a casa sono le richieste di negozianti e abitanti del centro. Ma anche una congestion charge più estesa nei suoi confini, come sperano i tassisti che non vedono l’ora di tornare ad aver strade più sgombre. Di tempo per riflettere ce ne sarà. Quasi due mesi, almeno, dato che la speranza dell’amministrazione è di poter reintrodurre Area C bis con la riapertura delle scuole a metà settembre. Palazzo Marino non ha fatto accenni finora a possibili modifiche sostanziali del pedaggio ma solo a ritocchi formali per blindare la nuova delibera e metterla al riparo da nuovi stop dalla giustizia amministrativa.
Ma da tutti gli attori coinvolti dall’operazione Area C si levano appelli: la speranza è che l’amministrazione, incassato a sorpresa lo stop dal Consiglio di Stato al provvedimento, possa mostrarsi più sensibile di prima rispetto ad alcune istanze rimaste inascoltate, anche per evitare ulteriori contenziosi dall’esito dubbio. Dai commercianti si chiede soprattutto un ticket più corto: «Anticipare l’orario di stop delle telecamere alle 17 potrebbe aiutarci a rianimare gli incassi — chiede il vicepresidente di Confcommercio Milano, Simonpaolo Buongiardino — inoltre chiediamo di ridiscutere l’accordo chiuso con le autorimesse del centro per snellirlo e renderlo più vantaggioso per tutti». Un protocollo che consente una tariffa agevolata di 13 euro per il ticket d’ingresso in centro e quattro ore di sosta, in pratica quanto si paga sulle strisce blu in superficie: una convenzione non ancora operativa ma già decisa dalla giunta e che oggi i commercianti chiedono di rivedere nuovamente.
Anche gli artigiani si fanno avanti e chiedono di rivedere il provvedimento. Come i commercianti, anche loro godono già della possibilità di usufruire di ingressi scontati a 3 euro o di due ore di sosta sulle strisce blu gratis se pagano 5 euro come tutti. Ma la categoria non lo ritiene un pacchetto di benefit soddisfacente. «Senza nulla togliere a quell’interesse collettivo che sta a cuore a tutti, il provvedimento va riformulato — osservano il presidente dell’Unione artigiani, Stefano Fugazza e il segretario generale Marco Accornero — per questo vorremmo essere equiparati ai residenti, per lo meno gli artigiani che hanno locali in centro di proprietà. In tal modo le agevolazioni previste per gli ingressi e i parcheggi potrebbero valere anche per loro. Inoltre, anticipare alle 18 la fine dell’obbligo di pagare il ticket».
Si gioca sul concetto di poter rincasare gratuitamente la richiesta dei residenti del centro. A formularla, il portavoce dei No Charge, Luca Scalmana, «Se l’amministrazione deve ragionare e vuole fare qualcosa di diverso queste settimane sono una buona occasione per ragionare nuovamente sulla nostra posizione: noi chiediamo una soluzione che ci permetta di tornare gratuitamente a casa nostra. E, in questo senso, aprire i varchi di accesso vicino alle nostre abitazioni, è l’idea più praticabile». Il comitato No Charge, come altri, aveva fatto ricorso al Tar lombardo per chiedere la sospensiva di Area C: un appello respinto dai giudici, come in altri sette casi simili. Mentre è dai tassisti che si leva un appello diverso: «Speriamo che Area C in centro torni presto — auspica Luca Salvatore (Unione artigiani dei tassisti) — ma soprattutto che la si estenda presto almeno alla circonvallazione 90-91: altrimenti a settembre troveremo le strade di nuovo trafficate e sarà un passo indietro per tutti».
Commento: Come al solito in Italia, ognuno chiede vantaggi per se e non si cura dell' interesse generale. Invece di chiedere l' abolizione dell' Area C, la quale, danneggiando l' economia, a medio e lungo termine danneggia tutti, ognuno guarda solo il proprio piccolo interesse immediato e chiede esenzioni e sconti solo per se. Questo fa naturalmente il gioco della giunta, dato che marciando divisi, essa avrà gioco facile a neutralizzare una dopo l' altro i propri avversari, dando ad ognuno un piccolo contentino. Tipico il caso dei tassisti. Mica gli viene in mente che quando Milano avrà perso di attrattività sullo scenario internazionale, loro avranno le strade vuote ma nessun cliente da portare in giro!
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