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La giunta Pisapia reinveste metà dei soldi delle multe...per fare altre multe

Articolo del: 30/07/2012
Autore: Alessandro Da Rold

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La metà dei proventi delle multe del comune di Milano sarà reinvestita nel potenziamento della polizia locale, manutenzione delle strade e segnaletica, compreso l'acquisto di nuovi apparecchi autovelox per controllare il traffico. In pratica, i soldi delle sanzioni serviranno anche a comminare nuove sanzioni nel 2013, in linea con l'incremento degli ultimi anni: le multe sono diventate la voce di entrata più gettonata per far quadrare i conti di bilancio dei comuni. È quanto ha stabilito la giunta di palazzo Marino, nello specifico l’assessorato alla Sicurezza di Marco Granelli.

In una nota si legge. «La somma, pari a 67.177.000 euro - (di cui 4 milioni e 200 mila euro in più rispetto al 2011 e circa il 30% proveniente da sanzioni per ingressi irregolari e mancato pagamento dei primi quattro mesi di Area C) - sarà ripartita in questo modo: il 25% è destinato a interventi di ammodernamento, potenziamento e messa a norma della segnaletica stradale urbana orizzontale (strisce pedonali) e verticali (cartelli); un altro 25% per il potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni del codice della strada, e per i mezzi e le attrezzature per la Polizia locale; il restante 50% per la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica, gli interventi per la sicurezza stradale a tutela soprattutto degli utenti deboli: bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti».

L’operazione trasparenza della giunta di Giuliano Pisapia va lodata. Ai tempi di Letizia Moratti sindaco, con Riccardo De Corato assessore, una domanda che circolava spesso per le strade di Milano era questa: «Dove vanno a finire i soldi delle multe che paghiamo ogni giorno?». Ora Granelli ha informato la cittadinanza su dove andranno circa 67 milioni di euro, molti provenienti dall’Area C da poco sospesa per un ricorso al consiglio di Stato. Ma la restante metà? In Italia, in media - come spiega una ricerca dell'agenzia di stampa Adnkronos - negli ultimi tre anni, sono state staccate ogni anno circa 14 mln di multe, 1.600 all'ora. I ricavi, sommando quelli assicurati dalle polizie locali (circa 1,6 miliardi di euro) e da quelle nazionali, Polstrada e Carabinieri (circa 400 milioni di euro), portano nelle casse dello Stato circa 2 miliardi di euro all'anno. Una cifra che si traduce in un tassa occulta di 35 euro per ogni italiano, che nelle grandi città diventa di almeno 100 euro.


Nel comunicato viene specificato che «è previsto un investimento in acquisto di impianti per la videosorveglianza stradale (1 milione 200 mila euro) da destinarsi a telecamere per la Ztl dei Navigli e Ztl merci del quartiere Paolo Sarpi, e per l’acquisto di sistemi di controllo della velocità su assi viabilistici considerati particolarmente pericolosi». Non solo. Spiega Granelli: «Una scelta da parte di questa Amministrazione che finalmente copre il ritardo storico sulle tecnologie per la sicurezza stradale delle Giunte precedenti. Oggi infatti Milano ha solo un autovelox fisso. La scelta degli assi stradali verrà fatta in accordo con la Prefettura e riguarderà strade a intenso traffico come via Novara dove, anche recentemente, ci sono stati incidenti mortali». Non dimentichiamo che l'articolo 208 del Codice della Strada, prevede che almeno il 50% dei proventi vada reinvestito in attività a favore della sicurezza e della prevenzione degli incidenti stradali.

Di questi, 10 milioni e 500 mila euro saranno destinati al potenziamento e all’estensione degli interventi della Polizia locale in alcune aree della città, come quelle interessate dalla movida e i parchi, oltre che al potenziamento degli interventi straordinari di notte. Come ha spiegato di recente sempre l'Adnkronos, nelle grandi città e nei piccoli comuni, da Milano a Piove di Sacco in provincia di Padova, senza eccezioni, le multe sono diventate l'unico modo per far quadrare i conti. Colpa dei tagli del governo, colpa della spending review, resta che gli automobilisti sono messi sempre più a dura prova. Per il prossimo anno le aspettative delle amministrazioni crescono: l'obiettivo di gettito per il 2012 è ovunque più alto, in qualche caso raddoppiato rispetto al 2011.

La previsione dell'incasso, indicata ufficialmente nel bilancio di previsione approvato dal consiglio comunale, viene infatti costruita partendo dal dato dell'anno precedente e puntando ad un incremento percentuale, in nessun caso inferiore al 10%. In media è del 20%.

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