| Forze Armate: nuova pista ciclabile, subito polemiche Tracciata a fine luglio senza protezione ed eliminando i parcheggi: residenti e commercianti furiosi. Monguzzi (Pd): "Le cose si fanno, ma in accordo con chi ci vive"
Articolo del: 04/08/2012 Autore: Massimiliano Melley
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Il comune l'aveva annunciato ad aprile. Tra le quattro piste ciclabili previste per i mesi immediatamente successivi, quella di via delle Forze Armate tra via Chinotto e via Olivieri sarebbe stata la prima. E infatti a fine luglio è stata realizzata. Ma non si riesce a trovare qualcuno a cui questa pista ciclabile piaccia. E non per avversione alle biciclette, tutt'altro: semplicemente per le modalità con cui è stata realizzata: senza possibilità di parcheggiare l'auto da ambo i lati, addirittura senza la linea spezzata in prossimità di un passo carrabile (vedi gallery), con evidenti e assurdi disagi per residenti e commercianti.
I PROGETTI /1 - Se ne parla da anni, della ciclabile in via Forze Armate. Sul sito dell'associazione Amici di Cascina Linterno si può scaricare un pdf del 2006 che presentava l'idea complessiva di un percorso ciclabile che da un lato prevedeva piste riservate alle biciclette tra i parchi di Baggio, e dall'altro il vero e proprio tragitto ciclabile da Baggio al centro di Milano. Nel pdf dell'associazione però non si prevede affatto di eliminare le file riservate alla sosta dei veicoli.
I PROGETTI /2 - Anche il comitato "Baggio X", erede del comitato per Pisapia, si è occupato della cosa, ovviamente più di recente. L'ha fatto con un documento analogo, che propone percorsi ciclabili nella zona di Baggio e verso il centro, utilizzando via delle Forze Armate come direttrice. La proposta del comitato prevede la realizzazione di una pista ciclabile al posto del marciapiedi o affiancata ad esso, ed eventualmente la previsione di un percorso misto ciclo-pedonale. Salvando la sosta delle automobili. LA NUOVA CICLABILE: GUARDA LA CLIP
RESIDENTI E COMMERCIANTI - Chi vive o lavora lì è molto arrabbiato, in questi giorni. Non c'è una persona - di qualunque parte politica - che non abbia da ridire sul metodo scelto. "Dovevano mantenere la promessa e volevano dire che l'hanno mantenuta, ma non si fa così", dice una ragazza incinta preoccupata perché tra qualche mese avrà non pochi problemi senza poter parcheggiare l'auto nelle vicinanze di casa. Il suo compagno ribadisce: "Amiamo la bicicletta e la usiamo spesso, siamo a favore della pista ciclabile e non avrei mai pensato che un giorno avrei detto, di una pista ciclabile, che non va bene. Ma questa, fatta così, non va bene".
I CONSIGLIERI DI ZONA - I più stupìti sono i consiglieri di zona. Che non sono stati per niente interpellati. "E' un intervento invasivo che non è stato concordato con l'istituzione più vicina ai cittadini", commenta Marco Bestetti (Pdl): "Parlano di decentramento, di nuovi poteri alle zone e poi si comportano in questo modo". Anche Paolo Conconi (Movimento 5 Stelle) è arrabbiato: "E' imbarazzante - dice - promuovere le piste ciclabili e realizzarle con strisce disegnate per terra sapendo che tale limite non verrà rispettato nemmeno dell'Atm". Anche Yoram Ortona (Nuovo Polo) non ci sta: Come mai non si è discusso né in commissione né in consiglio in modo da mettere in atto quel vero decentramento di cui si parla e con il quale sono completamente favorevole? A cose fatte si rimane per la verità anche un po' spiazzati".
L'ATM - La nuova pista ciclabile crea problemi anche alla linea 67 dell'Atm. Gli autisti devono infatti ora compiere manovre piuttosto strette (che, in una carreggiata così larga, è davvero incredibile) per accostarsi al marciapiedi alle fermate e poi riprendere la marcia fuori dalla pista ciclabile. Secondo quanto riferito, i sindacati dell'Atm sarebbero già all'opera per protestare con il Comune. ROCCO (PD ZONA 7): "GIA' AVVERTITO IL COMUNE"
LE CONSEGUENZE - Considerando che il consiglio di zona 7 si è occupato più volte di un problema simile per un solo civico della lunghissima via Novara, chiedendo con molta energia che il comune pensi alla sosta dei residenti ora impossibile, si può facilmente prevedere un analogo interessamento in un prossimo futuro. Sorge spontanea una domanda: non si poteva pensarci prima?
AUTO E BICI SENZA SEPARAZIONE - Nei fatti, in due o tre giorni è stato realizzato questo tratto di ciclabile. Senza soluzione di continuità tra la pista per le biciclette e la carreggiata per le automobili. Considerando le polemiche di via Vittor Pisani o della circonvallazione dei Navigli (perfino il presidente della commissione mobilità Carlo Monguzzi "scese in campo"), ci si poteva aspettare almeno un cordolo che separasse le auto dalle biciclette. Così si ripropone il pericolo per chi va in bici e non si incita (vedi gallery) a usare la pista ciclabile.
E proprio Carlo Monguzzi dichiara a MilanoToday il suo pensiero generale. "Premetto - dice - di non aver visto la ciclabile di Forze Armate. La mia opinione generale è che le piste ciclabili siano sacre, ma tutto vada fatto in accordo coi residenti. Se una pista ciclabile elimina i parcheggi, evidentemente occorre rivederla o non farla in quel modo. Di sicuro un residente non può portarsi la macchina dentro casa".
Commento: Quando un importante rappresentante della giunta afferma che per lui le "le piste ciclabili siano sacre", ci si può aspettare questo ed altro. A costoro interessano solo le esigenze, anzi le pretese, dei loro amichetti ciclisti ideologici. Quelle degli altri cittadini (o meglio, sudditi) sono del tutto secondarie. Ormai la bicicletta, per questi personaggi, è diventata una nuova divinità. Una terribile divinità moderna, a cui effettuare sacrifici di ogni tipo. Naturalmente va ricordato e sottolineato che simili sciagurate misure vengono messe in atto coi soldi pubblici, che vanno così sperperati in idiozie dannose, invece che essere utilizzati per cose utili.
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