Scopri i tesori di Milano su
www.milanofotografo.it
sostrafficomilano.it
Sito per la difesa della mobilità a Milano e Lombardia

Bike sharing, multe e proteste
per le auto in sosta selvaggia
Ciclisti esasperati: decine di contravvenzioni dopo il vertice fra il Comune e la società
che gestisce il servizio di noleggio. E Atm intensifica i controlli nelle aree più a rischio

Articolo del: 19/09/2012
Autore: ALESSANDRO BARTOLINI

Vai all' articolo originale

Uno torna a riprendersi la macchina e si ritrova una bicicletta parcheggiata sul cofano. Per la precisione, la ruota di una pesante bicicletta del bike sharing. Una vendetta del ciclista, che si è ritrovato il posto riservato al BikeMi occupato abusivamente? O l’invenzione di un disperato che, dovendo proprio mollare la bici, non ha trovato di meglio che metterla lì, con manovre da funambolo e tutte le conseguenze del caso (ammaccature, graffi eccetera). Comunque sia, adesso molti automobilisti indisciplinati — professionisti della sosta selvaggia — rischiano questo, a parcheggiare dove gli pare: una bici sul cofano, una multa, e magari niente macchina, nel frattempo rimossa dai vigili.

La situazione tipo si verifica in una manciata di parcheggi in centro, ad esempio quello di via Guglielmo Marconi, davanti piazza Diaz, o quello di largo Augusto, come rivela la foto pubblicata oggi sul nostro sito milano.repubblica.it. Più altre zone: piazza Cinque Giornate, piazza Sant’Eustorgio, Santa Maria delle Grazie e via Borsieri, all’Isola, soprattutto nel tardo pomeriggio, quando le bici vengono riconsegnate e il traffico si fa più intenso. La conferma che la sosta selvaggia nelle aree dedicate a BikeMi è una (cattiva) abitudine ormai molto diffusa arriva da Sergio Verrecchia, project manager di
Clear Channel, l’azienda che gestisce servizio: «Ogni giorno i nostri utenti ci segnalano di essere stati costretti a inventarsi parcheggi fantasiosi».

Il problema è stato già affrontato in un incontro questa estate tra Comune, Atm e Clear Channel, dove si è deciso di intensificare i controlli del personale Atm nelle zone più soggette alla sosta selvaggia. E anche se non ci sono a disposizione dati precisi, l’Atm fa sapere che gli ausiliari del traffico, in sinergia con la polizia municipale, compilano ogni giorno decine e decine di verbali e fanno rimuovere le auto in sosta vietata, anche grazie a una sentenza del giudice di pace dello scorso aprile che ha assegnato loro compiti di controllo e intervento non dissimili da quelli dei vigili.

Ma non sono solo gli automobilisti a sfruttare i parcheggi del BikeMi. I motociclisti non sono da meno, come dimostra l’area di via Sarfatti, di regola utilizzata dagli studenti della Bocconi come parcheggio alternativo. Ogni giorno moto e motorini incatenati agli attacchi del bike sharing, e i ciclisti si devono arrangiare. E così, il servizio su cui l’assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran sta puntando per proporre un modo alternativo per spostarsi in città senza inquinare, rischia di essere vanificato dall’inciviltà di pochi.

«Non voglio giustificare l’atteggiamento dei nostri utenti, che rischiano di danneggiare le vetture — spiega Verrecchia — ma capisco la loro esasperazione». È invece totalmente solidale con i ciclisti “fantasiosi” un dipendente di Atm incrociato in piazza XXIV Maggio: «Fanno bene a fare le multe, ma fanno bene anche a parcheggiare la bici sopra l’auto. Anch’io sono un abbonato al bike sharing e due o tre volte ho faticato a trovare un posto libero in piazza Diaz per colpa di qualcuno che si crede il padrone della strada».

Commenti

 Effettua il Login per poter inserire un commento!