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Dopo la bocciatura nel luglio scorso, nuovo pronunciamento dei giudici
Area C, attesa per la sentenza
«Prima l'interesse dei milanesi»
Domani il Consiglio di Stato decide se sospendere il ticket. Pisapia: «Speriamo prevalga l'interesse dei milanesi e non di un singolo»

Articolo del: 06/11/2012
Autore: Maurizio Giannattasio Armando Stella

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È la sentenza d'appello e un appello alla giustizia giusta: «Credo e spero che prevarrà l'interesse dei milanesi e non di un singolo». L'avvocato-sindaco Giuliano Pisapia perora la causa di Area C alla vigilia dell'udienza del Consiglio di Stato sulla richiesta di sospensiva presentata dal Mediolanum Parking di largo Corsia dei Servi. È la seconda volta che Milano gioca in trasferta la partita sul ticket. La prima volta, il 25 luglio, il collegio romano aveva accolto l'istanza del garage e ordinato lo stop al pedaggio nei Bastioni. Domani sarà esaminato il contro-ricorso dell'autorimessa alla nuova versione di Area C, quella reintrodotta dal Comune il 16 settembre. Attenzione: il Consiglio di Stato non si è ancora espresso sulla delibera-bis. Per questo il passaggio di domani è cruciale per il destino del ticket, per le politiche ambientali di Milano e per la credibilità stessa della giunta arancione. «C'è molta attenzione e fiducia nella magistratura - è la premessa del sindaco -. Ma indubbiamente c'è anche apprensione, ansia, vista la decisione precedente».

Ripetutamente promossa dal Tar (perché «la tutela della salute e dell'ambiente» prevale sul «ragionevole sacrificio» imposto ai privati), Area C era stata censurata dal Consiglio di Stato per ragioni di forma e di sostanza. La forma: il Piano del traffico è scaduto e non consente una sperimentazione lunga del progetto (diciotto mesi). La sostanza: il ticket ha prodotto un danno economico al garage del centro città. Nella pausa forzata del provvedimento il Comune ha approvato le linee guida del Piano sul traffico, accorciato il periodo di test (dodici mesi) e firmato una convenzione con le autorimesse. Precisa Pisapia: «Abbiamo tenuto in gran conto le motivazioni del Consiglio di Stato». Basterà per superare l'esame? Vedremo domani: i giudici potrebbero respingere la richiesta di sospensiva oppure congelare nuovamente il sistema di controllo delle auto.

Il modello Milano è a rischio? «Sono ansioso - risponde Pisapia - però sono convinto che deve prevalere l'interesse generale su quello particolare, a cui abbiamo dato comunque una risposta. Il diritto di uno è uguale al diritto degli altri, ma qui non si parla di diritti, ma di contemperare interessi diversi tenendo conto soprattutto dell'interesse collettivo». Area C, insiste il sindaco, «è un provvedimento largamente condiviso da chi vive e lavora a Milano» ed è «la strada indicata da un referendum votato a stragrande maggioranza». C'è questa «scelta democratica» all'origine e una più ampia strategia a far da cornice al ticket per «migliorare la vivibilità» di Milano: «Siamo in fase avanzata con il teleriscaldamento - ricorda Pisapia -. Sono già 85 mila le famiglie raggiunte (con un taglio di 70 mila tonnellate di anidride carbonica) e stiamo lavorando perché aumentino nel prossimo anno».

Traffico nei Bastioni ridotto del 33 per cento, riduzione del Pm10 allo scarico e dei veleni più nocivi contenuti nelle polveri (-35% di black carbon). E ancora: «Meno incidenti e mezzi pubblici più veloci». Sono questi «risultati estremamente positivi» a confermare Pisapia nella scelta di Area C: «Quando si amministra si deve tener conto del bene comune e della salute dei cittadini».

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