Articolo del: 05/08/2008
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MILANO - «Anno dopo anno i divieti sono più stringenti...». Il governatore Roberto Formigoni vara il nuovo piano antismog per la Lombardia: «Blocchi più estesi e incentivi per sostituire i mezzi inquinanti ». Il Pirellone ferma circa 430 mila auto e camion, per cinque mesi, dal 15 ottobre. Blocco di 12 ore alla circolazione nelle aree critiche: dalle 7.30 alle 19.30 fermi tutti i motori Euro 0 (benzina e diesel) e gli Euro 1 a gasolio (stesse classi del 2007/2008 ). La novità sono le strade: i divieti si applicano non solo alle comunali, ma anche alle provinciali di maggior traffico.
Slitta invece al 2009 il fermo per gli Euro 2 diesel. Una scelta di «gradualità», ecco. Decisione che però scatena le proteste di Verdi («Un disastro») e Legambiente: «Ancora una volta abbiamo solo misure d'emergenza. Un enorme passo indietro rispetto alle prescrizioni della legge sulla qualità dell'aria varata due anni fa». Opinioni contro. E comunque è il debutto ufficiale della legislazione lombarda sull'ambiente. La Corte costituzionale ha respinto a gennaio il ricorso del governo e ora il Pirellone può decidere «in piena legittimità» senza l'avallo di sindaci e prefetti. Così Formigoni: «Fermiamo veicoli sempre più recenti, ma non diciamo ai lombardi "arrangiatevi": sappiamo quanto costa cambiare auto».
Ecco, dunque, gl'incentivi: 25 milioni per sostituire motori Euro 0 ed Euro 1 diesel, 2,5 milioni per le moto (tra un mese) e 10 per i filtri sui veicoli commerciali (da settembre). Al Pirellone si lavora agli ultimi dettagli del provvedimento. Gli stop alla circolazione investono sì le aree critiche (Milano- Sempione, Bergamo e Brescia), ma gli altri capoluoghi hanno «facoltà» di aderire ai blocchi e «accedere» ai finanziamenti. Il tavolo Regione-Province definirà a breve anche le nuove strade proibite al traffico. Non c'è ancora, invece, e nonostante il blocco «padano» del 2007, una politica anti-smog che unisca le regioni del Nord: «Dobbiamo mettere in campo le nostre pratiche su larga scala — insiste Formigoni —, anche per rinegoziare gli stanziamenti di Bruxelles». La nuova direttiva Ue, per altro, sollecita i Paesi membri a tenere sotto controllo le polveri ultrasottili (il Pm2,5) oltre al Pm10. Salvi, per ora, i proprietari di diesel Euro 2: il fermo slitta a ottobre 2009. Come mai, presidente Formigoni? «I cittadini vanno informati per tempo e accompagnati».
Il provvedimento non esclude le domeniche a piedi: si faranno? «È una misura a disposizione in casi di crisi acuta. Vedremo ». E l'Ecopass? «Il mio giudizio non è negativo, l'obiettivo di Regione e Comune è lo stesso, ridurre l'inquinamento, però le logiche non coincidono. A Milano paghi, inquini e passi, è tutto monetizzato (ride, ndr). Io, invece, preferisco gli incentivi». La Lombardia è sotto procedura d'infrazione Ue anche per il 2008: ha «bruciato» il bonus di 35 giorni l'anno con le polveri oltre la soglia d'allarme.
Per Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente, «il Pirellone sta capitolando rispetto alle sue promesse». La Regione, infatti, prevedeva l'introduzione di «blocchi permanenti», oltre a quelli orari e stagionali (tutti i mezzi Euro 0 a benzina e diesel dovevano essere «messi al bando » nel 2007, gli Euro 1 diesel a ottobre 2008 ). «Formigoni ritrovi coraggio», è l'invito di Poggio: «Noi proponiamo un Ecopass sul traffico merci in tutta la regione, con varchi ad hoc ai caselli autostradali e un pedaggio per le emissioni inquinanti sugli altri assi di scorrimento». Critico anche il verde Carlo Monguzzi: «La politica degli annunci ha partorito quella della retromarcia. Mancano sia nuovi divieti, sia finanziamenti adeguati per sostenere i comportamenti virtuosi».
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