Scopri i tesori di Milano su
www.milanofotografo.it
sostrafficomilano.it
Sito per la difesa della mobilità a Milano e Lombardia

"Vigili ausiliari, fate multe a tappeto"
E gli ispettori li seguono a distanza
Nel mirino auto in doppia fila e moto sui marciapiedi. "Durante il nostro lavoro siamo seguiti da questi
controllori, che ci invitano a intervenire con severità". Atm e Comune: nessuna indicazione in tal senso

Articolo del: 30/11/2012
Autore: FRANCO VANNI

Vai all' articolo originale

Multare tutti. Compresi i motorini in sosta sui marciapiedi larghi, dove non danno alcun fastidio, in zone senza posteggi dedicati alle moto. Comprese le auto lasciate per pochi minuti con le quattro frecce dalle mamme che vanno a prendere i figli a scuola. «Le nuove indicazioni ci vengono impartite a voce da ispettori che ci seguono durante il lavoro - racconta un’ausiliaria della sosta - ci invitano a multare con severità. Se in media in sei ore di turno facciamo 12 verbali, quando siamo seguiti da questi “controllori”, che poi altro non sono che nostri colleghi o diretti superiori, ne dobbiamo fare anche 30 o 40».

Atm, da cui dipendono tutti i 109 ausiliari in città, nega che sia stato dato l’ordine di fare più multe. Ed esclude che ci sia un numero di verbali prestabilito che ogni ausiliario deve fare nel corso della giornata. Conferma invece che «i coordinatori della mobilità assistono e controllano il lavoro degli ausiliari, verificando che siano sanzionate le infrazioni al codice della strada». Che poi, a sentire gli ausiliari, è un po’ la stessa cosa: «Normalmente usiamo il buon senso, multando chi dà fastidio o costituisce pericolo per la circolazione, oppure le auto in sosta vietata segnalate dai cittadini» racconta una veterana del verbale in strada dal 1997, quando il sindaco Gabriele Albertini istituì il servizio passato poi nel 2004 sotto il controllo di Atm.

«Da un mese circa ci si chiede a voce di “fare volume”,
di “fare massa” dice l’ausiliaria che poi significa sempre la stessa cosa: multare a tappeto, colpendo anche chi non arreca disagio». Un atteggiamento che, agli occhi dei cittadini, rischia di confermare un falso luogo comune che da sempre si accompagna all’attività degli ausiliari: quello secondo cui sarebbero pagati a cottimo, in base al numero di multe che compilano. Ogni ausiliario in realtà guadagna poco meno di 1.200 euro netti al mese, indipendentemente da quanti verbali riesca a fare.

La protesta degli ausiliari, per ora espressa solo a voce con i superiori, dipende dal fatto che a ognuno di loro capita di fare gli stessi percorsi di settimana in settimana. «Se un giorno multi in modo accanito e ingiustificato dice un ausiliario la volta dopo che passi in quella via non riesci a lavorare, passi il turno a farti insultare. Le parolacce le prendiamo noi, non l’ispettore che ci segue per tre ore, ci dà gli ordini e torna in ufficio. E quando veniamo aggrediti, nessuno ci difende. La domanda che ci facciamo è: perché ci chiedono di infliggere così tante contravvenzioni?».

L’ipotesi più logica sarebbe quella di legare le nuove indicazioni al fatto che quest’anno il Comune farà multe per un valore inferiore del 14 per cento rispetto alla cifra stimata nel bilancio di previsione. Il calo, pari a 48 milioni di euro, dipende dalla sospensione estiva di Area C. A ciò si aggiunga il fatto che gli introiti che derivano dai verbali dati dagli ausiliari sono andati riducendosi negli anni, di pari passo con il numero degli addetti: se nel 2004 gli ausiliari erano 224, oggi sono meno della metà.

Eppure né Atm né il Comune si assumono la responsabilità delle indicazioni date agli ausiliari. «Non avremmo alcun vantaggio a chiedere di fare più multe, visto che i soldi dei verbali non li incassiamo noi, ma Palazzo Marino» comunica l’azienda del trasporto pubblico. Ed è vero: Atm non trattiene un solo euro dai verbali. E il Comune sostiene di «non avere mai interferito nel controllo dell’attività degli ausiliari, che dipende esclusivamente da Atm». Intanto, però, ogni mese l’assessorato alla Polizia locale diffonde comunicati ufficiali vantando l’incremento del numero di multe per divieto di sosta date dai vigili.

Commento: Perchè la gente non manifesta contro queste vessazioni? Il Comune prima sperpera denaro pubblico per lavori che tolgono posti per parcheggiare, poi passa a recuperare i soldi, con gli interessi, tramite le multe.
Ma contro queste cose nessuno scende in piazza.


Commenti

 Effettua il Login per poter inserire un commento!