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«Prevale l'interesse pubblico». La giunta cancella cinque parcheggi
Area C, respinti tre ricorsi
«Sì al ticket per residenti»
Il Tar: sacrificio ragionevole, no all'estensione della Ztl

Articolo del: 16/12/2012
Autore: Armando Stella

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MILANO - Area C resiste ai ricorsi: altri tre assalti respinti. Il Tar ha rigettato ieri l'istanza di sospensiva presentata da due residenti nei Bastioni, il ricorso anomalo del Codacons (che vuole allargare la Ztl) e il terzo tentativo del Mediolanum Parking di largo Corsia dei Servi. La nuova versione del ticket antitraffico supera l'ultimo esame giudiziario prima della pausa natalizia (le telecamere verranno spente dal 22 dicembre al 6 gennaio) e sembra uscire persino rafforzato dalle udienze. Anzitutto su un punto cruciale del provvedimento, il pedaggio per chi vive nella Zona 1 del centro (40 bonus all'anno e ingressi successivi a 2 euro): «Il sacrificio imposto agli interessi dei privati residenti all'interno di Area C - si legge nell'ordinanza del Tar - non sembra travalicare i limiti della ragionevolezza».

La discussione sulle politiche milanesi per la mobilità è rinviata alle udienze di merito in calendario a partire da gennaio: tutti convocati, dai commercianti alle scuole, al comitato «No charge». Intanto, due punti fermi. Il primo è una conferma: il Tar ha ribadito la prevalenza degli «interessi pubblici volti alla tutela della salute e dell'ambiente» rispetto alle legittime rimostranze dei privati. Il secondo argomento di legge, invece, è inedito: il codice della strada prevede che una Ztl a pagamento «sia circoscritta a determinate zone cittadine» e dunque esclude l'estensione del ticket a tutta Milano. Per questo, oltre che male indirizzata (il tribunale amministrativo non può sindacare le «scelte» politiche del Comune), l'istanza del Codacons esce da una cornice normativa legittima.

Intanto, sempre ieri, la giunta Pisapia ha cancellato dal Piano parcheggi cinque vecchi progetti ritenuti «problematici» per «le criticità e l'impatto sul territorio»: via Canaletto, via Frapolli, via Tommaso da Cazzaniga, viale Lazio e viale Cirene. C'è una doppia transazione economica dietro lo stralcio. Le due concessionarie dei box hanno «sanato» i loro debiti con il Comune, versato un totale di 2,5 milioni di euro di oneri arretrati e rinunciato alla realizzazione delle strutture; in cambio, per chiudere i capitoli ed evitare i contenziosi legali, Palazzo Marino non chiederà alle imprese gli interessi sugli oneri. Le risorse appena incassate, spiega l'assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano, «saranno destinate alla riqualificazione di aree per anni devastate dai cantieri, come piazza Bernini».

Nel 2012 il Comune ha inaugurato cinque parcheggi ereditati dalle amministrazioni Albertini e Moratti: Correggio Est, piazza XXV Aprile, Moscova, via Ampère e via Avezzana. Quattro i progetti approvati: i box residenziali di via Celio e via Varanini e due poli di interscambio con il metrò alle stazioni Comasina e Abbiategrasso.

Commento: Le motivazioni in base alle quali sono stati respinti i ricorsi lasciano basiti. "interessi pubblici volti alla tutela della salute e dell'ambiente"??? Come è possibile che si tiri ancora in ballo la salute, quando anche i sassi lo sanno, ormai, che l'Area C non ha nessuno effetto sull'inquinamento! (Area C e inquinamento: analisi di medio periodo)
I giudici non si sono informati? O sono in mala fede? O non sono in grado di capire i dati? In tutti e tre i casi la cosa è molto grave. Ma si sa, in Italia i giudici possono dire e fare quello che vogliono, che nessuno può criticarli. Come è la solita frase di circostanza? "Le sentenze si accettanno. Non si discutono!" (Salvo quando non vanno bene a chi dice queste frasi, in tal caso si disctutono eccome, ma questo è un altro discorso...)


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