Articolo del: 22/12/2012 Autore: Chiara Campo
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Addio a diciotto parcheggi che finora sono esistiti solo sulla carta e tanto è bastato per mettere in agitazione interi quartieri. Solo per uno di questi, in largo Gavirate, le ruspe hanno iniziato a scavare nel 2005 ma si sono fermate quasi subito. E dopo sette anni i residenti si liberano di un cantiere «fantasma» che ha creato disagi ai condomini e alle scuole vicine. La giunta ieri ha aggiornato il Piano parcheggi votato nel 2000 dall'allora sindaco Gabriele Albertini, che era anche commissario straordinario per l'emergenza traffico. Aveva disegnato una mappa di 240 strutture sia a rotazione, all'interno della cerchia, sia residenziali sparsi in tutta la città. Un piano con cui si è scontrato anche l'ex sindaco Letizia Moratti, le esigenze dei cittadini nel frattempo erano cambiate ma rescindere le aggiudicazioni alle imprese ha un caro prezzo in termini di penali. É a costo zero l'accordo raggiunto dall'assessore alla Casa Lucia Castellano con Ics Grandi Lavori spa e Expo Borgogna Parking srl, aggiudicataria di diversi progetti. Il concessionario rinuncia a realizzare parcheggi in dieci aree (Ardissone, Arganini, Esterle, Martesana Nord, Ravenna, Rucellai, Vulci, Morandi e Cavour che ricadono sulla stessa area, Gavirate) e chiude i contenziosi aperti contro il Comune che ammontavano ad un totale complessivo di richiesta danni per 70 milioni di euro. Ha il via libera in compenso uno dei progetti che erano economicamente più interessanti per l'impresa, il parking di Borgogna (in San Babila), aggiudicato nel 2004 e mai partito. La giunta dà l'ok ma l'ingombro del parcheggio sarà ridotto (da 474 a 133 posti auto, circa un terzo) e la clausola posta dal Comune è che i lavori partano in contemporanea con i cantieri della M4, un «fantasma» pure quelli, o dopo Expo 2015 per creare meno disagi al traffico. Con una seconda delibera la giunta ha potuto stralciare senza bisogno di accordi con privati altri otto progetti del vecchio Piano: non verranno mai realizzati i posteggi sulle arre Cipro, Colonnetta, Fornari, Martinelli/Lodovico il Moro, Paolo Ferrari, Saffi est, Saffi Ovest, Venosa. Tutti progetti, spiega la Castellano, «che avevano una localizzione inadeguata e quindi un impatto ambientale molto critico». L'obiettivo, puntualizza l'assessore. è «dare priorità ai parcheggi in periferia e a quelli di interscambio con le fermate della metropolitana. Stop ai progetti virtuali, rimasti sulla carta e con un impatto insostenibile per i quartieri e cerchiamo di chiudere i cantieri fantasma che per anni hanno deturpato le piazze cittadine». Come largo Gavirate, che per sette anni ha tenuto in ostaggio il quartiere creando disagi. Il concessionario si è impegnato a restituire l'area libera entro trenta giorni, subito dopo verrà predisposto il progetto di restyling della piazza. Per i progetti bloccati, il Comune ha chiesto e ottenuto la restituzione ai cittadini degli acconti già versati in questi anni per i box, per un totale di oltre un milione di euro. Se i progetti cancellati dal Piano salgono così a 42, vanno ricordate invece le strutture che nell'ultimo anno hanno ottenuto il via libera per la costruzione: due parcheggi residenziali in via Celio e Aporti/Varanini e due di interscambio con la metropolitana alla Comasina e Abbiategrasso. Andrà presto a gara anche l'area-posteggio di via Manin.
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