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Addio Equitalia, è caos multe:
a rischio un milione di verbali
Giallo sulle contravvenzioni non pagate fra 2011 e 2012. Palazzo Marino in ritardo sul piano per sostituire l'ente. L'assessore Balzani: "Siamo pronti a fare da soli". Ma negli uffici è impossibile gestire gli arretrati

Articolo del: 17/05/2013
Autore: ALESSIA GALLIONE e FRANCO VANNI

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In gioco ci sono un milione di multe date dai vigili dall'inizio del 2011 alla fine del 2012 e mai pagate. Avrebbero dovute trasformarsi in altrettante cartelle esattoriali, ma Equitalia non le invierà a casa degli automobilisti indisciplinati. Perché, se dal governo non dovesse arrivare al più presto un segnale, il contratto fra il Comune e l'agenzia nazionale di riscossione scadrà alla fine di giugno e già dal prossimo lunedì gli uffici dei vigili non potranno più trasmettere all'ente esattore i dati relativi a quella valanga di verbali inevasi. Secondo le simulazioni fatte dai tecnici del settore Procedure sanzionatorie del Comune in via Friuli, "potrebbe trattarsi di un numero di verbali non pagati che si aggira fra gli 800mila e un milione e 50mila multe, per un valore compreso fra 110 e 137 milioni di euro".

Entro lunedì il Comune avrà praticamente finito di inviare l'ondata di multe del 2010: una spedizione, in media, da 125mila vecchi verbali a trimestre. Che dal secondo semestre del 2009 al primo del 2010, ad esempio, ha pesato per 379mila 'ruoli' e 97 milioni di euro. Rimarrebbero esclusi gli arretrati dal 2011 in poi, appunto. E quel milione di contravvenzioni è solo una parte di un caos e una partita ben più grande. Palazzo Marino, dal 2000 al 2011, tra Tarsu, ex Ici, Cosap, affitti e multe, vanta arretrati per 816 milioni. Solo le contravvenzioni valgono 472 milioni. Tutti file aperti negli uffici di Equitalia.

Quando scadrà il contratto, chi se ne
occuperà? "Il Comune sarebbe pronto a fare da solo, passando alla riscossione in proprio attraverso le ingiunzioni, ma nel momento in cui ci sarà una disciplina che regolamenti il passaggio delle posizioni pendenti da Equitalia alle amministrazioni", dice l'assessore al Bilancio, Francesca Balzani. Che rilancia l'appello spedito dall'Anci a Roma. Serve un decreto che chiarisca il passaggio di consegne finora mai scritto e nell'attesa del quale Equitalia era andata avanti di proroga in proroga. Anche questa volta potrebbe arrivare un rinvio. Ma il rebus rimane. Il fatto che Equitalia non dovrà più occuparsi di riscuotere i conti arretrati, per Palazzo Marino non significa che i verbali non vadano pagati. Lo ripetono dagli uffici dei vigili: nessuno ha intenzione di abbassare la guardia.

Il Comune, come altre 6mila città italiane, si trova di fronte a due strade. Potrebbe indire una gara pubblica per individuare una nuova agenzia di riscossione oppure tentare di fare da sé. È quest'ultima l'ipotesi indicata da Balzani. Che, però, rimane teorica. Almeno fino a quando non si risponderà alla domanda: a chi dovrebbero essere spedite le ingiunzioni di pagamento se piazza Scala non avrà i nomi e la situazione dei morosi? Come avverrà il passaggio dei dati? E fino a quando bisognerebbe tornare indietro nel tempo? Senza contare che Palazzo Marino dovrà organizzarsi, adeguando le strutture. Oggi, per gestire le sole multe che vengono pagate entro i termini di legge, servono 160 vigili, e un sistema informatico messo a punto nel corso di un decennio. Se da domani si decidesse di caricare gli uffici di via Friuli anche del compito di spedire le cartelle esattoriali, servirebbero almeno 100 addetti in più oltre a un nuovo (e costoso) software di gestione.

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