Articolo del: 08/06/2013 Autore: Armando Stella
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E dalla terza ora: il prezzo sale. Non più due euro, ma tre euro l'ora per parcheggiare l'auto sulle «strisce blu» all'interno di Area C. Una stangatina che salvaguarda la sosta veloce, punisce l'occupazione prolungata delle strade e consente all'amministrazione di mettere a bilancio una manciata di milioni di euro in più. Di questi tempi: tutto fa cassa. La «rimodulazione delle tariffe» nel centro storico è il capitolo più doloroso nel piano di riordino e semplificazione del sistema alla firma della giunta Pisapia. La riforma passerà in giunta dopodomani, portata dall'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran. C'è la lotta dura ai furbetti. Il potenziamento (auspicato) dei controlli. Nuovi abbonamenti scontati (detraibili dalla dichiarazione dei redditi) riservati a negozianti e partite Iva nelle zone semicentrali e periferiche. Il rispolvero delle tessere elettroniche per il pagamento a scalare. E infine, su tutto, la mossa più delicata: i rincari nei Bastioni. Restano invariati i costi delle prime due ore di sosta (2 euro l'ora), mentre aumenta del 50 per cento il prezzo dalla terza ora in poi. Obiettivo del Comune: recuperare tra i 4 e i 5 milioni di euro. Festeggiano i garagisti privati.
La manovra di Palazzo Marino nasce sui numeri dell'evasione e segue l'evoluzione del traffico in città. Le stime dell'Amat descrivono un sommerso spaventoso: un automobilista su due non paga il «gratta e sosta» né salda i conti al parcometro (il dato sull'abusivismo tocca punte del 70 per cento dove le «strisce blu» accompagnano le linee periferiche del metrò). Il secondo fattore decisivo è il crollo degli ingressi nei Bastioni ottenuto dal ticket sul traffico: meno 30 per cento. Di qui, la revisione.
I ricavi complessivi dalla sosta ammontavano a 17 milioni di euro nel 2011 e sono scesi a 16,5 milioni di euro l'anno scorso. Per contratto, l'Atm incassa e gira al Comune un canone del 15 per cento. Risultato: la quota versata all'azionista è calata da 2,1 a 1,9 milioni di euro. Briciole. Prima domanda: le ronde di controllo sono incisive? La gestione può essere migliorata? L'azienda di trasporti ha risposto così. Per punti. Le sanzioni degli ausiliari sono aumentate del 25 per cento nel 2012 (360 mila verbali) e hanno raccolto 15 milioni di euro. Due: il programma comunale di estensione delle «strisce blu» in periferia è in ritardo. Terzo: Area C ha prodotto un indubitabile effetto di alleggerimento degli incassi proprio nell'area di Milano a maggiore «redditività».
Radiografia del sistema. Sono circa 50 mila gli spazi per le auto a pagamento in città, di cui 4.100 posizionati nel centro storico. Il tariffario del «gratta e sosta» si applica su una mappa divisa in cerchi concentrici: 2 euro l'ora (attualmente) nei Bastioni; 1,20 nella fascia compresa tra le porte monumentali e la cerchia filoviaria Atm 90-91; 80 centesimi nei «sotto-ambiti» di periferia. Per l'Area C, s'è detto: dopo aver trovato l'accordo con i garagisti (bonus), la giunta ha deciso di tassare il parcheggio «lungo» in superficie. Per farla semplice: tre ore di posteggio costeranno 7 euro (anziché i 6 attuali), quattro ore di «strisce blu» costeranno 10 euro (invece di 8), e via così.
Agli automobilisti-lavoratori che parcheggiano fuori dal centro saranno invece offerti abbonamenti mensili a prezzo agevolato: 60 euro per chi ha un'attività nel secondo anello cittadino (tra la cerchia dei Bastioni e la filoviaria) e una tessera da 40 euro per i commercianti e gli artigiani dell'ultima fascia. La filosofia della promozione: «L'abbonamento incentiva gli evasori a pagare una cifra adeguata e premia, con uno sconto, gli automobilisti onesti».
Commento: Il taglieggiamento legalizzato di chi a Milano deve spostarsi in auto venne inaugurato da Albertini (adesso finalmente scomparso dalla scena politica) ed è andato man mano peggiorando, fino a toccare il massimo con la giunta attuale, per la quale chi usa l'auto è colpevole a priori e non paga mai abbastanza. Ma, del resto, se i cittadini sono bravi solo di chinare la testa e pagare, perché costoro dovrebbero puntare su fonti più difficili per fare cassa? I politici sono esseri voraci e senza ritegno, se non ci si oppone con fermezza il loro appetito di denaro non trova mai soddisfazione, e trovare ogni volta un pretesto nuovo per mettere le mani nelle tasche dei cittadini non è per loro difficile.
Ben venga il non pagamento della sosta! Anzi, bisognerebbe organizzare uno sciopero totale dell'acquisto del gratta e sosta, almeno fuori dal centro. Multe a tutti non riuscirebbero a farne e forse i nostri voraci amministratori comincerebbero a capire che hanno toccato il limite.
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