Articolo del: 28/07/2013 Autore: Elisabetta Soglio
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La decisione è presa, ora si devono studiare i dettagli. La giunta Pisapia aumenterà gli abbonamenti Atm (GUARDA LA SCHEDA): giovedì prossimo la maggioranza si riunisce per studiare le cifre e la delibera approderà in giunta il 2 agosto e gli aumenti scatteranno già in settembre. L'altra sera la maggioranza di centrosinistra ha nuovamente affrontato la questione, concordando sostanzialmente sulla necessità di rivedere le tariffe degli abbonamenti adeguandole quanto meno agli indici Istat e rendendole più omogenee ai costi del mezzo pubblico nelle altre grandi città italiane. NESSUN AUMENTO PER IL BIGLIETTO - Il prezzo del biglietto dovrebbe restare invariato: anche perché i dati presentati la scorsa settimana dall'Atm dimostrano che dopo il ritocco dello scorso anno c'è stata una decisa migrazione verso l'abbonamento, che non era stato aumentato ed è diventato decisamente più conveniente. Il mensile è fermo a 30 euro e dovrebbe salire a 36 (o forse 38), portando in cassa circa 30 milioni in più. Per l'annuale, i partiti hanno invece chiesto che l'aumento non sia calcolato nella stessa percentuale del mensile, in modo da renderlo comunque sempre più conveniente. «Il primo obiettivo - traduce il capogruppo del Pd, Lamberto Bertolè - non deve essere quello di fare cassa, ma di abituare i milanesi ad usare il mezzo pubblico. Magari fidelizzandoli proponendo un annuale più conveniente del mensile». E se dunque oggi l'abbonamento annuale corrisponde a dieci mensilità, in futuro potrebbe coprirne nove, salendo da 300 a 320 euro.
LA QUESTIONE CARNET - Resta da affrontare la questione del carnet 2x6 e, soprattutto, da valutare se confermare gli sconti che sono stati garantiti agli under 26 (una volta erano riservati agli studenti, oggi può ottenerlo chiunque non abbia ancora compiuto i 27 anni), che pagano il mensile 17 euro e a chi ha più di 65 anni, che invece ne spende 16. «Comunque vanno tutelate le fasce deboli e i rincari devono essere parametrati ai redditi», insistono i partiti.
RITOCCHI ANCHE IN ALTRI SETTORI - Concluso il capitolo Atm, andrà affrontato quello delle altre tariffe per i vari servizi erogati dal Comune. L'assessore al Bilancio, Francesca Balzani ha in più sedi ribadito la necessità di riordinarli stabilendo anzitutto un criterio unitario per definirli. Poi, ha affidato ad ogni assessore il compito di fare i propri conti e preparare una proposta di ritocco che tenga conto quanto meno degli adeguamenti Istat. Complessivamente questa manovra che riguarda per lo più le tariffe per i servizi educativi e sportivi, dovrebbe portare in cassa circa 15 milioni come pd abbiamo insistito che si ponga progressività nell'aumento delle tariffe e poi maggiori scaglioni di reddito sull'infanzia, criteri più omogenei.Sia chiaro. Non è che la maggioranza di centrosinistra stia affrontando senza preoccupazioni questo passaggio. Lo testimonia la dichiarazione rilasciata ieri da un veterano della politica, il consigliere Carlo Monguzzi (Pd), che ha invitato la maggioranza a usare «più coraggio e creatività per portare provvedimenti utili ai cittadini e per migliorare questa città. Altrimenti - ammette, sostenendo quanto molti suoi colleghi di maggioranza pensano - passeremo alla storia come coloro che hanno tenuto i conti in ordine, che hanno risanato il bilancio (cosa indispensabile) ma che hanno anche messo troppe tasse».
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