Articolo del: 28/07/2013 Autore: Chiara Campo
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C'è chi tornerà a «sgasare» con l'auto in città e chi è pronto al peggio. «Dopo parcheggi e abbonamenti Atm più cari, volete tassarci anche l'aria che respiriamo?».
É la pancia della gente che parla. Le proteste dell'opposizione sono quasi scontate, qualcuno a sinistra le definirà pure strumentali. Ma sulla pagina Facebook del sindaco le manovre in corso a Palazzo Marino per aumentare da settembre gli abbonamenti Atm vengono commentate dai cittadini qualunque. Giuliano Pisapia e la giunta approveranno il piano venerdì prossimo, dopo il vertice già fissato giovedì alle 15 con segretari e capigruppo della maggioranza. Cosa si rischia? Il Pd ha dettato lo stop almeno all'aumento del ticket da 1,5 a 1,7 euro, anche se la sinistra radicale e l'assessore alla Mobilità Piefrancesco Maran vorrebbero ancora tenere in piedi l'ipotesi. Il mensile passerà da 30 a 36 euro (c'è un'ipotesi più estrema, 38 euro), l'annuale che oggi costa 300 euro salirà almeno a 320 euro. E ci sarà un taglio a quelli scontati del 50% agli over 65, finora a prescindere dal reddito ma non sarà più così. I milanesi che si sono sentiti raccontare per due anni che bisogna lasciare l'auto in garage e abbonarsi ai mezzi, giustamente insorgono. «Caro sindaco - scrive ad esempio Sandro G. -, sono tra i tanti che l'hanno votata, ma sono molto deluso. Aumento di sosta, Tares, Irpef e ora le tariffe Atm senza dare servizi migliori. Spero che la fine del suo mandato arrivi in fretta così, con nuove elezioni, potremo tornare a sperare». Ivan D.M. critica anche i tempi della stangata, un blitz estivo come avvenne nel 2011. L'aumento del biglietto da un euro a 1,50 venne votato in giunta il 25 luglio, sperando che la gente in ferie si infuriasse solo al rientro. «Deliberare aumenti di trasporti in una seduta del 2 agosto - attacca un cittadino su Facebook - , quando la gente è in vacanza e comunque meno attenta alle notizie? Mette in imbarazzo anche chi come me l'ha votata. Rientra nel mal costume di una vecchia politica italiana». Barbara R. rimanda a un articolo che anticipa i prossimi aumenti Atm e si sfoga. Cita le parole del capogruppo Pd Lamberto Bertolè: «Il primo obiettivo non deve essere quello di fare cassa, ma abituare i milanesi ad usare il mezzo pubblico. Aumentando l'abbonamento del 25%? Io viaggio poco ma faccio il mensile per comodità. Se lo aumentate smetto, e starò a casa del tutto. Ma non sperate che vi voti ancora». Perché, domanda Olga M., «invece di risolvere il problema, ossia fare più controlli così tutti pagano, dovete aumentare i prezzi?». E gli arancioni inviteranno pure i milanesi a pedalare ma «me lo spiega il sindaco - prosegue - come viaggio tutti i giorni in bici da Pero a Lorenteggio?». Emanuele S. domanda a Pisapia se negli ultimi due anni abbia «forse eliminato i controllori. Si renderà conto, ma a questo punto ne dubito fortemente, che se il servizio funzionasse magari qualcuno in più pagherebbe il biglietto e non ci sarebbe bisogno di aumentare le tariffe». Complimenti, ironici, da Francesco D.F.: «Date un grande aiuto alla crisi e al passaggio dall'auto ai mezzi. Con l'orario estivo poi la M2 è un carro bestiame». Simone R. ha già deciso come risparmiare tempo e denaro: «Da settembre torno a usare l'auto». Gilberto C. si augura che alla stangata corrisponda anche «un miglioramento del servizio, visto che nelle ore di punta non si può aspettare 4 minuti e i mezzanini sono dei suk». Rossella C. teme il peggio: «Perché non ci tassate anche l'aria che respiriamo?».
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