Articolo del: 04/09/2013 Autore: Giancarlo Mariani
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«Un minuto per l'Atm vale 180 secondi». Questa affermazione, pronunciata da una passeggera ad una fermata con display elettronico, ha suggerito l'inchiesta che abbiamo condotto in città per verificare la precisione delle colonnine che indicano i tempi di attesa. Per la nostra indagine abbiamo scelto una fermata in ciascuna delle 9 zone di Milano dove ci siamo soffermati per 30 minuti in diverse ore della giornata.
Abbiamo utilizzato un iphone impostato in modo automatico sul fuso orario di Milano per verificare quanto tempo effettivamente intercorre tra i vari cambiamenti del display. Abbiamo accertato che il servizio del display elettronico viene preso in seria considerazione dalla maggior parte dell'utenza che quando si avvicina alla fermata guarda quanti minuti mancano all'arrivo del proprio bus o tram e controlla l'orologio per capire, per esempio, se ha il tempo di entrare nel bar vicino e bere un caffè oppure attendere. Molte volte, da quando si guarda il display a quando arriva il mezzo, il tempo per fare una sosta al bar ci sarebbe ma l'Atm, con l'imprecisione del suo servizio, non lo consente. Ne abbiamo avuto conferma in quasi tutte le fermate che abbiamo testato. Per il bilancio particolareggiato, minuto per minuto, fermata per fermata, di ogni linea da noi presa in considerazione occorrerebbe troppo spazio così ci limitiamo a rilevare le più eclatanti disfunzioni verificate. Partiamo dalla fermata di largo Augusto dove ci siamo soffermati dalle 18 alle 18.30. Fanno sosta sei mezzi ma la tabella indica le attese solo per quattro così c'è anche l'attesa del cambio schermata. Abbiamo notato che l'indicazione dei minuti di attesa è rimasta spesso ferma. Per il 12 alle 18.33 erano indicati 8 minuti di attesa. Ma ogni minuto è durato 120 secondi perchè alle 18.35 erano ancora 8 minuti. Succede anche che i minuti diventino 30 secondi perché si salta per esempio dalle 18.56 con 6 minuti di attesa per il tram 23 ai 4 minuti delle 18.57. Capita anche di vedere sul display 12 minuti di attesa con il tram in arrivo, come è successo con il 27 alle 18.43. Altra disfunzione per la 73 quando alle 18.55 il display dava 13 minuti di attesa con l'autobus in arrivo. Potremmo dire imprecisa anche la segnalazione dell'84 quando alle 18.33 dà 7 minuti e alle 18.33 e 30" ne dà 4. Alla fermata Filzi-Tonale ci siamo invece fermati dalle 8 alle 8.30 ed abbiamo accertato che per la 42 dopo il passaggio alle 8.06, non ci sono state indicazioni fino alle 8.14 quando sono comparsi 8 minuti di attesa. Il bus è passato alle 8.16 e 30" ma il display dava ancora 5 minuti. Il tram 33 alle 8.09 e 30" aveva indicati 6 minuti di attesa e dopo 30 secondi 3 minuti. Alle 8.01 il display dava «in arrivo» per l'87 ma il bus è arrivato alle 8.04. Alla fermata di Lambrate ci siamo fermati dalle 7.30 alle 8 e abbiamo monitorato la 39 con il display che dalle 7.50 e 30" fino alle 7.53 e 30" è rimasto con 8 minuti. Poi è uscita la dicitura in coda e quindi 7 minuti. Lunga attesa invece per la 75 che dopo essere passata alle 7.58 è uscita la dicitura 27 minuti. I minuti sono poi anche diventati 28 e addirittura subito dopo 21. Quindi è comparsa la dicitura «in coda» e l'autobus è arrivato alle 8 e 20. Progressive le indicazioni della 93. In via Bronzetti angolo corso XXII Marzo siamo stati dalle 10.30 alle 11 e abbiamo notato che alle 10.41 e 30" mentre il display indicava 8 minuti è arrivato inaspettatamente il bus 60. Stessa situazione alle 10.51 con 9 minuti mentre arriva la 60 e alle 11.06 quando il display indicava 7 minuti è arrivata la 60. Alle 10.40 arrivo e ripartenza del bus 62 con il display sempre sulla dicitura «in arrivo» e non ricalcolo come avviene di consueto. Al minuto 10.50 arriva la 62 ma il display indica 14. Dalle 9.30 alle 10 siamo stati alla fermata di via Teuliè/Porta Ludovica con il display che alle 9.46 indica 3 minuti ma il tram 15 è già alla fermata. Stessa situazione alle 9.51 con il tram alla fermata e il display che indica 6 minuti. Sono durati invece 120 secondi i minuti per la linea 79 in quanto dalle 9.38 e 30" fino alle 9.40 e 30" è sempre rimasta la dicitura 3 minuti. Alla fermata Piazza Miani/Famagosta, dove siamo rimasti dalle 18 alle 18.30, la 71 è risultata molto progressiva nell'esposizione dei minuti di attesa ad eccezione delle 18.14 e 30" con 12 minuti di attesa che sono diventati 10 appena 30 secondi dopo. Significativo anche il salto della 76 che al minuto 18.12 dava 7 minuti e al 18.13 erano 4. Il display relativo alla 95 è rimasto fermo su 3 minuti per 180 secondi a partire dalle 18.09. Da segnalare l'utilità della banda inferiore che ha indicato un ritardo a causa di urto fra terzi. Dalle 15.30 alle 16 siamo stati in Piazza Velasquez ed al minuto 15.42 e 30" è arrivata la 63 e poi è uscito sul display «in arrivo». Più o meno la stessa disfunzione per la 72 quando al minuto 15.47 e 30" prima è uscito ricalcolo e poi è arrivato il bus. Poi, sempre per la 72 al minuto 15.52 è uscito 3 minuti e dopo 30 secondi 6 minuti. Dalle 13.30 alle 14 siamo stati al capolinea della 90 destra in Piazzale Lotto. A tal proposito c'è da rilevare che c'è una sola indicazione sia per il bus in arrivo che per quello in partenza e ciò disorienta l'utenza. Non è chiaro infatti se i minuti che compaiono sono relativi all'una o all'altra situazione, sarebbero necessarie due indicazioni. Infatti compaiono le scritte «in arrivo» e «partenza» oltre a «ricalcolo» sempre con il bus fermo. Per esempio dal minuto 13.44 al 13.48 è sempre rimasta la scritta ricalcolo. Forse in quel caso il computer ha impiegato più tempo del dovuto. In Piazzale Maciachini dalle 14.30 alle 15 abbiamo monitorato il tram 4. E' stata la fermata dove abbiamo trovato il maggior numero di utenti in attesa. Curioso quel che è avvenuto alle 14.32: con il tram fermo il display segnava 13 minuti poi subito dopo 8 e alle 14.33 7 minuti e poi 10 minuti. Abbiamo preso in considerazione anche una linea extraurbana, non era nostra intenzione farlo nell'inchiesta ma una fermata scelta (quella di via Filzi) era relativa anche alla linea 728. Abbiamo così potuto accertare che dopo il passaggio alle 8.09 e 20" (in ritardo di 1 minuto e 20 sull'orario) la tabella con il display è rimasta senza indicazione dei minuti di attesa fino alle 8.28 e 30" quando è comparsa la scritta 6 min. Poi progressivamente sono comparse le scritte 5 minuti, 4 minunti, 2 minuti e «n arrivo». La 728 è poi arrivata alle 8.33 e 30" praticamente in orario. C'è quindi da sottolineare che per quasi 20 minuti i passeggeri non hanno avuto notizie relative all'arrivo della 728. In conclusione quindi dobbiamo dare ragione a quella passeggera che ha dato il là alla nostra inchiesta. Come abbiamo visto infatti i display Atm non risultano particolarmente efficienti in quanto spesso i tempi di attesa non sono progressivi oppure non rispecchiano gli effettivi minutaggi. Un servizio quindi che nel suo complesso si rivela carente mentre il Comune si appresta ad aumentare il costo degli abbonamenti incidendo così ulteriormente sui bilanci delle famiglie.
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