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Un mese di stop per i diesel Euro 3:
Milano anticipa il blocco antismog

Articolo del: 11/10/2013
Autore: MATTEO PUCCIARELLI

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Palazzo Marino ha deciso di far scattare il 15 gennaio, invece che il 15 febbraio, la misura prevista dalla Regione Lombardia. Anche la Provincia è orientata sulla stessa linea, sia pure in maniera più soft rispetto al capoluogo

La misura verrà adottata solo a titolo sperimentale, ma il blocco totale dei diesel Euro 3 per un mese — dal 15 gennaio al 15 febbraio 2014 — è già una piccola rivoluzione. Il piano dell’aria varato dalla Regione Lombardia prevede una normativa graduale (entro il 2015-2016) e nel frattempo su base volontaria. Palazzo Marino ha deciso di accelerare i tempi, però, e anche la Provincia (seppur con una veduta più soft) è sulla stessa linea. Finora il protocollo in atto prevedeva questo: blocco sì, da lunedì a venerdì, dalle 8,30 alle 18 per le auto private, ma solo dopo dieci giorni consecutivi di sforamento dei livelli di guardia del Pm10. Anche questa regola era su base volontaria e anche in questo caso Milano aveva detto sì. Adesso invece resta la norma fino a metà gennaio: poi però per un mese blocco definitivo, senza restare appesi ai dati sulla qualità dell’aria. In città e nei comuni dell’hinterland di prima fascia si tratta di circa 240mila auto, secondo i dati della Motorizzazione.

«Insieme con gli altri enti ci incontreremo a breve per definire con precisione le modalità operative da attivare — dice l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran — Ogni misura a favore dell’ambiente è utile e più che mai necessaria. Estendere i divieti di circolazione per i veicoli diesel Euro 3 anche fuori dal contesto emergenziale è quel che avevamo proposto negli ultimi due anni». I numeri del «contesto emergenziale», a dire il vero, parlano quasi di una “normalità emergenziale” nei mesi invernali, e per questo probabilmente una misura radicale di blocco sembra l’unica soluzione. Il limite di legge è di 50 microgrammi per metro cubo di Pm nell’aria. E nei limiti comunitari si parla di 35 giorni l’anno, al massimo, di sforamento. Nel 2013 Milano è andata oltre per 50 giorni, con una media del primo trimestre dell’anno del 55,3. L’anno scorso i giorni furono 49, ma la media ben più alta: 71 microgrammi. Mentre l’anno terribile fu il 2010: 60 giorni fuori dai limiti e con la media del 78.

Da Palazzo Isimbardi, invece, si va più cauti, perché — spiega l’assessore Cristina Stancari — «è inutile bloccare l’auto se i valori dell’aria sono buoni, però in quel mese si può obbligare tutti i comuni della provincia a rispettare il blocco dopo 10 giorni oltre la soglia di polveri sottili». Comunque sia, per i diesel Euro 3 una data certa di blocco esteso in un’area di 507 comuni della Lombardia (invece degli attuali 209) esiste di già, e cioè — come previsto dal piano dell’aria regionale — entro il 2016, dal 15 ottobre al 15 aprile di ogni anno. «Dal punto di vista delle decisioni politiche — ragiona l’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi — sono due i settori d’intervento principali in cui lavoriamo: il traffico veicolare e la combustione di biomasse, le due fonti d’inquinamento principali».

A oggi il quadro delle limitazioni dei mezzi prevede il fermo degli euro 0 benzina e gli 0, 1, 2 diesel dal 15 ottobre al 15 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, nei
209 comuni dell’area critica. Per gli autobus euro 2 diesel del trasporto pubblico e gli euro 0 a due tempi il fermo è permanente ed esteso a tutta la regione. Resta da capire se gli sforzi e le misure restrittive regaleranno (finalmente) l’aria pulita nella Pianura padana. La Regione stessa ammette di no: «Non saremo in grado di raggiungere i limiti previsti, quello che fa il vento in Danimarca non sono in grado di farlo i sacrifici di 10 milioni di lombardi».

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