Articolo del: 11/10/2013 Autore: Maria Sorbi
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Vita dura per i diesel euro 3 senza filtro. Dalla metà di gennaio fino al 15 febbraio, ogni giorno sarà buono per far scattare, in via sperimentale, il divieto di circolazione in caso di allarme smog.
Dipenderà tutto dalla quantità di Pm10 nell'aria e dalle condizioni climatiche. Un diesel su due sarà coinvolto dal potenziale stop: significa che sugli oltre 800mila veicoli immatricolati in Lombardia, più di 400mila (di cui 80mila commerciali) dovranno restare in garage.
In sostanza tutti quelli che circolano nell'area critica.
Del divieto si parla da tempo, ma ora si fa sul serio. La Regione Lombardia ha dato il suo via libera alla richiesta della Provincia di Milano e della cabina di regia dei sindaci. Nelle prossime settimane si decideranno le modalità del divieto e si raccoglieranno le adesioni dei singoli comuni. L'idea è quella di procedere per fasce orarie, con il blocco delle auto private dalle 8,30 alle 18, dei veicoli commerciali dalle 7,30 alle 10.
Rispetto all'anno scorso, il divieto scatterà per tutti i comuni dell'area critica. «Eviteremo quindi l'effetto a macchia di leopardo - spiega l'assessore provinciale all'Ambiente Cristina Stancari - e le misure anti smog diventeranno più efficaci. L'anno scorso infatti avevano aderito sono una ventina di comuni. Sia ben chiaro però che non si tratta di un mese intero di stop dei diesel euro 3. Dipenderà tutto dal bollettino delle polveri sottili».
Al di là del mese di prova, la Regione guarda avanti e punta a riprendere in tempi brevi la politica degli incentivi per incoraggiare la sostituzione del vecchio parco auto e per prevedere sconti sul bollo. Il Governo ha già stanziato 10 milioni di euro nel 2006 da destinare alla Lombardia ed ora si aspetta che quella cifra arrivi sul serio. Si spera prima del 2016, quando i vecchi diesel saranno davvero messi fuori legge.
«La partecipazione dei Comuni alla sperimentazione - spiega l'assessore regionale all'Ambiente Claudia Terzi - sarà comunque volontaria». Come volontaria sarà un'altra sperimentazione richiesta dal Comune e in via di valutazione da parte della Regione: quella del microchip-vetrofania sui parabrezza dei mezzi commerciali per monitorare gli accessi dei camionicini più inquinanti in città, capire quali sono le zone in cui si concentrano di più e che percorsi fanno.
«Ogni misura a favore dell'ambiente - interviene l'assessore comunale alla Mobilità Pierfrancesco Maran - è più che mai necessaria. Valuteremo assieme agli altri comuni la proposta della Regione di estendere i divieti per i diesel euro 3 anche fuori dal contesto emergenziale, come del resto anche il Comune di Milano aveva proposto negli ultimi due anni».
Intanto il 15 ottobre scatteranno i divieti regionali per le vecchie auto fino al 15 aprile (che dal 2014 coinvolgeranno anche i diesel Euro 3). In 209 comuni dell'area critica non potranno circolare gli Euro 0 benzina, gli Euro 0, 1, 2 diesel dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30. Per gli autobus Euro 2 diesel e i ciclomotori e motoveicoli Euro 0 a due tempi il fermo è permanente ed esteso a tutta la regione.
Commento: La sciocca adesione ai dogmi pseudoecologisti è trasversale. Se Pisapia ne è il campione, anche la giunta regionale di centrodestra non riesce a resistere al richiamo della foresta. Bloccare categorie di veicoli, allo stato attuale, è come pensare di ridurre il livello del mare limitando la capienza degli sciaccuoni dei gabinetti. Nessuna evidenza sperimentale depone a favore di una minima utilità di misure di questo tipo. Al contrario infiniti argomenti, specie in questo periodo di crisi, suggeriscono di rinunciare a misure che creano enormi disagi economici a soggetti verosimilmente già non dotati di entrate economiche in eccesso.
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