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Car sharing, arriva il sesto gestore
Milano supera Berlino e Parigi
Previsto ad aprile il debutto delle Volkswagen Up azzurre di Twist. Obiettivo: 50 mila abbonati

Articolo del: 14/01/2014


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Una per tutte, tutte per uno . È una pubblicità guascona, e va interpretata così: un unico modello, la Volkswagen Up!, e l’intera flotta a disposizione di ogni abbonato. L’ultima scossa al car sharing arriva da Twist, società milanese e sesto probabile operatore a tentare il business dell’auto condivisa (GUARDA LA SCHEDA). Il debutto sarà certificato mercoledì, a Palazzo Marino, nella seduta della commissione di gara. Due le buste da aprire. La prima è stata depositata da DriveNow e contiene il modello già sperimentato da Bmw in Germania con le Mini Cooper. La seconda è di Twist: un parco complessivo di 500 vetture (cinque porte), motori diesel e cambio automatico. A meno di una bocciatura all’esame finale, un primo lotto di cento Up! sarà sulle strade a metà aprile con tariffa al consumo di 27 centesimi al minuto, via di mezzo tra il prezzo di Car2go (29 centesimi) e il costo di Enjoy (25 centesimi). L’obiettivo? «Almeno 40-50 mila abbonati e il pareggio di bilancio a fine anno». L’operazione, fa i conti il presidente del consorzio, Paolo Guaitamacchi, vale 5-6 milioni.

MEGLIO DI PARIGI E BERLINO - Il primato italiano non è più in discussione e ora si va consolidando anche il ruolo nello scenario europeo. A pieno regime, con sei gestori in attività, il laboratorio Milano non avrà paragoni. Meglio di Parigi e Berlino, pure. Il semestre Expo, fanno notare da piazza Scala, segnerà la consacrazione delle politiche ambientali della città: «Ha pagato la scelta di aprire il mercato - osserva Pierfrancesco Maran, assessore e delegato Anci alla mobilità -.Abbiamo dato un’opzione in più ai cittadini e creato posti di lavoro».
Fino all’estate 2013 era un duopolio del trasporto pubblico a spartirsi i (pochi, allora) clienti del car sharing: Guidami di Atm ed Evai di Trenord. La liberalizzazione è arrivata a luglio. Il Comune ha riformato le regole e cancellato i vincoli che ostacolavano la diffusione del servizio (tipo: l’obbligo di restituire l’auto in un’area di sosta predeterminata). La rivoluzione, in breve: noleggio 24 ore su 24 in 120 chilometri quadrati di città (il confine sarà presto rivisto in alcune limitate zone problematiche di estrema periferia), prenotazione online, app per gli smartphone, spesa al minuto, posteggio gratuito sulle strisce gialle e blu, ingresso libero in Area C. L’effetto: immediato.

PARCO DI 2.500 VETTURE - Il battesimo di Car2go in agosto (oltre 60 mila iscritti), il rilancio di Eni sotto Natale con le 500 di Enjoy, ora la doppia sfida di DriveNow e Twist. Stando alle previsioni, il parco macchine complessivo dovrebbe salire al tetto delle 2.500 auto: oggi ne circolano circa 1.400, Bmw non schiererà meno di 600 Mini e Twist ha ordinato 500 Up!. I tecnici comunali, alla vigilia del bando, avevano ipotizzato una quota «soddisfacente» di 2 mila vetture: previsione stracciata. Nota a margine: il Comune incasserà 2,75 milioni di euro nel 2014 (1.100 euro a veicolo). «Vedi, sali, giri» è l’altro claim della campagna Twist. Azzurro è il colore del marchio e della livrea delle citycar (le Smart di Car2go sono biancocelesti e le 500 di Enjoy sono rosse). Il simbolo è la «S» del logo accompagnata da un «+»: «Usa lo sharing all’ennesima potenza». Le registrazioni (15 euro) saranno raccolte su twistcar.it e la card distribuita nei negozi Frigerio Viaggi. In una seconda fase, conclude il presidente Guaitamacchi, nella flotta potrebbero entrare anche le auto elettriche.

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