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Il car sharing smonta il bluff di Area C
Attacco dell'opposizione: "Per il Comune basta pagare e l'inquinamento smette di essere un problema"



Articolo del: 24/01/2014
Autore: Maria Sorbi

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L'accesso libero delle auto a noleggio nella zona a traffico limitato di corso Garibaldi diventa un caso. E si trasforma in un'interrogazione che il gruppo Fratelli d'Italia presenterà nei prossimi giorni in Consiglio comunale, sollevando la discussione in aula.

Non solo, Forza Italia sprona ad affrontare la decisione in commissione Mobilità dove, precisa il consigliere Fabrizio De Pasquale, non se ne è mai discusso. «Tempo fa abbiamo solo accennato all'ipotesi di agevolazioni sui parcheggi delle auto del car sharing - spiega - ma mai ci siamo confrontati sull'accesso alla ztl di Garibaldi».

I punti su cui fare chiarezza infatti sono tanti. Ci si chiede innanzitutto se la decisione è solo un assaggio di un piano più esteso. E cioè se a breve le «automobiline» del car sharing potranno accedere liberamente a tutte le ztl della città o, per lo meno, a quelle a ridosso del centro e di Area C.

Il vice presidente del Consiglio comunale, Riccardo De Corato, dietro alla decisione dell'assessore Pierfrancesco Maran, vede uno «sgambetto inaccettabile» nei confronti dei tassisti. O meglio: l'ennesimo sgambetto messo a segno da quella che si è sempre dichiarata una «giunta ecologica, anti-smog e anti-traffico». E sostiene in toto la polemica sollevata dalle categorie che rappresentano le auto bianche. «Non è la prima volta che il Comune non aiuta la categoria dei tassisti» ricorda De Corato. In effetti, quando i tassisti manifestarono di fronte a Palazzo Marino, non più tardi di un paio di mesi fa, le loro richieste caddero nel vuoto. Sia quelle per nuove corsie riservate e per le telecamere, sia quelle per la sicurezza, la lotta all'abusivismo, la gestione della concorrenza con il servizio Uber.

«Come mai - si chiede De Corato - in nome dell'aria pulita ci dobbiamo sorbire l'Area C (peraltro inutile, come dimostrano i dati del Pm10) mentre se più auto sfrecciano nelle Ztl va bene (e queste vetture entrano già nell'Area C)?. La giunta è quantomeno contraddittoria: da una parte lancia il messaggio «Basta auto» e dall'altra apre alle auto private, sia pure in condivisione, spazi che invece dovevano essere a bassissima circolazione».
Permettere alle auto a noleggio di accedere alle corsie riservate solleva parecchie domande sulla linea politica seguita da Pisapia anche da parte dell'Unione Artigiani. «Dobbiamo constatare - interviene il rappresentante Pietro Gagliardi - che la politica seguita fino a questo momento è cambiata, e la tutela del cittadino non rientra più tra le priorità di questa amministrazione comunale».

E il gruppo di Forza Italia non risparmia commenti pungenti: «Di fronte ai primi problemi con il car sharing, dagli atti vandalici alla sicurezza - spiega il consigliere De Pasquale - il Comune ha subito fatto un regalo alle società di noleggio per tenerle buone. Ma è chiaro che una regola del genere non ha alcun senso. Il Comune espropria i milanesi del diritto di accedere al centro della città, e poi lo concede alle auto del car sharing a pagamento».
Tra l'altro, sostengono i consiglieri del centrodestra, le auto del car sharing non sono più né poche decine né qualche centinaio, come poco tempo fa. «Cominciano a essere tante, oltre un migliaio. E presto saranno anche di più». Non tutte sono ecologiche e a impatto zero. Ma avranno comunque il pass per accedere alle corsie preferenziali e al centro. «Tutto questo vanifica il vero scopo di Area C. Vogliamo capirne di più».


Commento: Questa giunta prima requisisce i diritti ai cittadini, poi glieli rende dietro pagamento di un riscatto da consegnare ad un intermediario.

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