| MILANO, BUCHE NELL’ASFALTO. Il comune ci mette una pezza
Articolo del: 14/03/2014 Autore: Otello Ruggeri
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Ci spiace per il consigliere di Forza Italia Alessandro de Chirico, promotore del fortunato concorso fotografico “Immortala la tua buca”, dovrà dire addio alla sua creatura ora che a Palazzo Marino hanno finalmente trovata la soluzione all’annoso problema dell’asfalto che si sgretola: l’emulsione bituminosa a rottura controllata.
rozaSarà che siamo scettici di natura e un po’ prevenuti nei confronti degli arancioni, ma ci fa ridere l’idea che intendano riparare dei danni con un prodotto, che già nel nome annuncia che si romperà. Soprattutto ci chiediamo: com’è possibile che un derivato del petrolio, quale sicuramente è questo bitume, possa essere “ecocompatibile” come lo hanno descritto nel presentarlo? Non vorremmo che il produttore conoscendoli, abbia pensato di spacciarlo come tale sapendo che ci sono parole cui non sanno resistere: ecologico, sociale etc etc.
Basta scherzare, veniamo ai fatti. Ieri mattina l’assessore Carmela Rozza durante una dimostrazione tenuta in via Veglia, ha spiegato le caratteristiche del prodotto. La sostanza, più liquida rispetto a quelle comunemente usate per la riparazione delle strade, serve a riempire le fessure nell’asfalto prima che si formino crepe che successivamente si allagrhiano e diventino buche.
“È un intervento preventivo che può garantire due o tre anni di vita in più alle strade”, ha detto la Rozza, “con risparmi considerevoli nelle spese di manutenzione”. Con un colpo di scena però, il materia non era lo stesso presentato alla stampa un paio di settimane fa, bensì – come hanno spiegato i tecnici - ”Questa sostanza è diversa, quel materiale riempiva le buche, questo è come un cerotto liquido che impermeabilizza le crepe, asciuga in pochi minuti e per alcuni anni evita che le buche si formino”. Insomma un cerotto liquido a presa rapida saltato fuori all’ultimo momento. Non se la prendano poi se ci scappa da ridere.
Fortunatamente per prevenire eventuali problemi è stata previsto un anno di sperimentazione prima di utilizzarlo su ampia scala. C’è un interrogativo però che continua a tormentarci: non sarebbe meglio e più economico asfaltare in modo che non si creino buche piuttosto che spendere tempo e soldi a tapparle?
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