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In Lombardia graduale eliminazione del bollo su tutti i veicoli a motore

Articolo del: 24/03/2014


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Da gennaio chi rottama vecchie auto non deve pagare la tassa. «Prossimo passo saranno i ciclomotori».
Tendenza ad eliminare gradualmente il bollo di circolazione: è quanto si pensa di fare in Lombardia. Una manovra da un miliardo di euro, che «naturalmente dobbiamo portare avanti step by step» spiega il consigliere regionale Federico Lena, che in queste settimane ha presentato una mozione, insieme al gruppo regionale della Lega Nord, che “invita il presidente Maroni e la Giunta ad esentare tutti i ciclomotori circolanti in Lombardia dal pagamento della tassa di circolazione annuale”. Una iniziativa da otto milioni di euro. «Secondo i dati forniti dalla Motorizzazione – ha affermato Lena – i ciclomotori circolanti in Lombardia sono circa 350 mila. Considerato che l’importo della tassa annuale dovuta è di 22 euro, abbiamo a che fare con un importo complessivo del provvedimento di quasi 8 milioni di euro». E' il secondo passo del percorso che va nella direzione di eliminare completamente la tassa automobilistica.

Il primo era stato l'esenzione dal bollo per le vetture più ecologiche, iniziativa partita dal primo gennaio in Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Puglia. Il provvedimento è stato deliberato a dicembre scorso dalla Giunta regionale: esso prevede l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica regionale per un triennio, in caso di acquisto - nell’anno 2014 - di un veicolo nuovo, previa contestuale rottamazione di un veicolo inquinante. Tale misura rientra nell’ambito delle politiche regionali per la difesa della qualità dell’aria e la lotta all’inquinamento atmosferico e nel contesto delle misure di incentivazione per il rinnovo dei veicoli più inquinanti previste dal Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria (Pria); si affianca agli interventi di limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti vigenti e a quelli di prossima attuazione. Il veicolo da rottamare deve essere una autovettura o un autoveicolo per il trasporto di merci con massa inferiore a 3,5 tonnellate e appartenere alle classi emissive Euro 0 benzina o diesel o Euro 1, Euro 2 e Euro 3 diesel. Il veicolo nuovo deve appartenere alla categoria M1 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente).

L'alimentazione per cui viene ammessa l'esenzione è: bifuel (benzina/ GPL o benzina/metano) aventi cilindrata non superiore a 2.000 cc; ibrida (benzina/elettrica) aventi cilindrata non superiore a 2.000 cc; a benzina avente cilindrata non superiore a 1.600 cc e appartenente alla classe emissiva Euro 5 o superiore; a gasolio avente cilindrata non superiore a 2.000 cc e appartenente alla classe emissiva Euro 6. Ammessi a esenzione anche i veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t che abbiano alimentazione: bifuel (benzina/GPL o benzina/metano); ibrida (benzina/elettrica); a benzina appartenente alla classe emissiva Euro 5 o superiore; a gasolio appartenente alla classe emissiva Euro 6. Per i privati cittadini, l’esenzione avviene automaticamente sulla base dei dati in possesso degli uffici regionali, senza bisogno di presentare alcuna istanza. Per coloro che invece che esercitano attività economica occorre presentare una apposita dichiarazione, utilizzando il fac-simile allegato di seguito, relativa all’adesione al beneficio e alla conformità alle disposizioni comunitarie in materia di aiuti di Stato in regime de minimi. «La nostra proposta si inserisce perfettamente in un percorso di semplificazione burocratica e di riduzione della pressione fiscale, già intrapreso dalla Giunta Maroni - evidenzia Lena.

In questo periodo di grande crisi economica e di gravi difficoltà per tanti lombardi, crediamo sia giusto intervenire con ogni strumento atto a ridare ossigeno alle nostre famiglie e alla nostra economia. Come dicevo, naturalmente, bisogna procedere per gradi: calcolando che Regione Lombardia ha un bilancio annuale di 21 miliardi, di cui 17 miliardi vanno alla sanità, ci sono solo 4 miliardi su cui possiamo fare tagli per eliminare il bollo, visto che la sanità non va toccata. E visto che questa manovra vale un miliardo, è ovvio che non si possa fare tutta d'un colpo, tagliando con l'accetta in altri settori. Tuttavia è un obiettivo che contiamo di raggiungere entro la fine del mandato. L'esenzione per i motorini è un aiuto rivolto soprattutto ai giovani e agli anziani, che sono senza dubbio i principali utilizzatori dei cosiddetti cinquantini ».

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