Articolo del: 14/04/2014
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Una pista ciclabile di oltre tre chilometri, dall’Arco della Pace a piazza Duomo. I lavori per questo intervento, che unisce tratti completamente nuovi ad altri esistenti che però non avevano sbocco e costringevano i ciclisti a destreggiarsi in mezzo alle auto, sono stati aggiudicati la scorsa settimana, per un importo che si aggira intorno ai 7 milioni di euro, e cominceranno a metà maggio. Come spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza, «possiamo dare il via all’intervento perché l’assessore Maran ha sbloccato un finanziamento rimasto fermo dal 2007». Il progetto della grande rete destinata alle due ruote si incrocia con quello della pedonalizzazione di piazza Castello, per il quale, il 22 aprile, partiranno i cantieri e l’area verrà chiusa al traffico per la posa dei paracarri. L’assessore Rozza assicura che «in questo periodo di grandi cantieri stiamo facendo molta attenzione alla programmazione dei lavori per evitare di aggiungere disagi ai cittadini che già inevitabilmente ne subiscono». La pedonalizzazione si estende su un’area di 15 mila metri quadrati: per cercare di limitare l’impatto sulla zona circostante, sono stati istituiti il doppio senso di marcia nel tratto tra via Lanza e via Gadio, il senso unico in via Lanza, da Foro Bonaparte a piazza Castello e sono state realizzate la corsia riservata ai mezzi pubblici in viale Gadio e piazza Castello e una terza corsia su Foro Bonaparte. Critico il capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato: «Un progetto demenziale a cui siamo contrari come anche qualche esponente di maggioranza. Comporterà enormi problemi di traffico, come si sperimenta durante i giorni degli Oh Bej Oh Bej, darà disagi ai residenti, richiederà l’impiego di 150 vigili, metterà in difficoltà i bus turistici. Il progetto del Castello è senza senso perché finirà col bloccare tutto l’asse che da via Farini va verso la Fiera, creando un traffico fuori controllo. Senza contare i problemi di sicurezza: senza macchine, quella parte di Milano sarà un mortorio. Diventerà una terra di nessuno, mettendo a rischio l’incolumità di chi passerà di lì, specialmente nelle ore serali e notturne». Torniamo invece alla pista ciclabile. Di fatto, dal Castello si diramerà in due direzioni: da un lato connetterà a via Dante, via Puccini, via San Giovanni sul Muro, via Carducci, XX Settembre e largo Quinto Alpini. Dall’altro, andrà su viale Elvezia, via Ancona raggiungendo la ztl di corso Garibaldi. Un progetto che ha una storia lunghissima. Il Comune lo mette a punto nel 2006 all’interno di un piano che prevedeva anche l’itinerario Duomo-Porta Nuova (il cui secondo lotto è in corso di progettazione esecutiva, mentre il primo è stato completato nel 2010) e l’itinerario Duomo-Porta Monforte, la cui realizzazione è stata rinviata per evitare la sovrapposizione ai cantieri della M4. Inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2008-2010, il preliminare sembra pronto a diventare esecutivo. Nel 2008 viene stipulato un Accordo di Programma con la direzione generale del Ministero dell’Ambiente grazie al quale il Comune di Milano viene ammesso ad un cofinanziamento di 9,1 milioni di euro per interventi finalizzati ad incentivare la mobilità ciclabile. Nel 2012 sono stati effettuati i rilievi tipografici ed è stato affidato all’ufficio tecnico l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva: il progetto definitivo è stato redatto in sei mesi nel corso del 2013 e ha ottenuto tutte le approvazioni necessarie. Così, nel gennaio scorso l’esecutivo ha avuto il via libera ed è partito l’appalto aggiudicato, appunto nei giorni scorsi.
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