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L’assessore alla Mobilità Pierfrancesco maran spiega in aula che lo stop alle auto è una sperimentazione che potrebbe anche essere rivistaIsola al Castello, battaglia in aula «Pronti a cambiare»

Articolo del: 16/04/2014


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L’isola pedonale in piazza Castello non è un totem intoccabile. L’ha precisato l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran: «In caso di disagi eccessivi si interverrà per ridurre o ampliare l’area, sospendere il provvedimento o limitarlo al weekend, o alla domenica. Valuteremo tutti insieme dopo l’estate». Lo ha ribadito il presidente democrat della commissione Trasporti, Carlo Monguzzi: «Siamo pronti a correggere in corso d’opera eventuali distorsioni». Progetto soft e reversibile. La chiusura alle auto dell’anello stradale sforzesco, 15.800 metri quadri tra via Minghetti e Quintino Sella, scatterà il 22 aprile, nella finestra di traffico morbido tra il lunedì dell’Angelo e la Liberazione. (oggi le prime modifiche ai sensi unici). Investimento: 100 mila euro. Il dibattito sul restyling viabilistico ha debuttato ieri in consiglio. Battaglia di posizioni.
I due fronti
La maggioranza (quasi) compatta nel promuovere «la trasformazione sostenibile della città» (tra gli altri: Gibillini e Lazzarini; contrario: Biscardini) e l’opposizione in allarme per l’impatto «disastroso» sulle condizioni di traffico da Foro Buonaparte a via Pontaccio (mozioni respinte). Maran ha tenuto il punto e allargato l’orizzonte: «Completiamo una passeggiata pedonale di tre chilometri da San Babila al Sempione, valorizzando un’altra piazza simbolica. Dopo l’Expo riqualificheremo anche gli snodi di Loreto e Maciachini». Parola all’azzurro Fabrizio De Pasquale: «L’isola al Castello produrrà solo disagi e uno sperpero di risorse pubbliche. Stop alla sperimentazione: meglio confinare la chiusura alla domenica». Il leghista Alessandro Morelli: «La giunta ha dimenticato il valore della partecipazione. Impone, senza alcuna discussione, un prezzo altissimo ai milanesi».

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