Articolo del: 05/04/2014
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Milano, non Milano Marittima. Con i chioschi-bar, le sdraio al sole, i tavolini, le sedie, il mojito e i tramezzini: è questa promessa cartolina da riviera, ricavata davanti al Castello Sforzesco, ad attirare le critiche del soprintendente Alberto Artioli. «Nel progetto emergono criticità da esaminare con attenzione», dice, lasciando intendere la censura del garante di Stato. Il senso: evitiamo la spiaggia d’asfalto nel centro storico e monumentale della città. Il processo di pedonalizzazione di 15.800 metri quadrati di piazza Castello è stato presentato l’altra sera ai cittadini e dal primo maggio si compirà con una prima cintura leggera di chiusura al traffico (divieti e dissuasori in pietra). La Soprintendenza ai Beni paesaggistici approverà a breve questo schema d’intervento «con qualche prescrizione su manufatti a materiali». Ma è sulla seconda fase del progetto, la trasformazione dell’isola car free in zona relax, che il Comune dovrà necessariamente trattare con i funzionari del ministero: «Andranno valutati tutti i nuovi volumi - premette Artioli -. I chioschi, tipo: gli inserimenti devono essere rispettosi, minimi, poco impattanti. Quando esamineremo il dossier definitivo, diremo la nostra». La parola del Comune è data. Fra meno di un mese piazza Castello sarà chiusa fra via Minghetti (Cadorna) e via Quintino Sella (snodo di Lanza); l’asfalto non sarà rimosso né sostituito (al massimo cambierà colore: rosso); i controviali resteranno aperti ai residenti (ieri sono state cancellate le strisce blu e tracciate le strisce gialle: prime multe); il capolinea del bus 57 traslocherà in via Cusani; diventerà a senso unico via Quintino Sella, l’accesso a viale Gadio sarà consentito solo a taxi e mezzi pubblici, i pullman turistici saranno distribuiti tra l’angolo dell’Acquario e il polmone di Pagano. L’impatto sul traffico? «Limitato», prevede l’assessore comunale alla Mobilità Pierfrancesco Maran. Motivo: Ecopass e Area C hanno progressivamente dimezzato le auto di passaggio. «In ogni caso - rassicura - siamo pronti a correggere il tiro strada facendo». L’allarme della Soprintendenza è rivolto alla fase avanzata del progetto. La rigenerazione di piazza Castello come area di svago passerà prima da un calendario di eventi (da giugno: maxischermi per i mondiali di calcio, cinema all’aperto, concerti e mercatini) e infine dalla nascita di un villaggio vacanza nell’isola pedonale. Nello specifico: da settembre saranno posizionati cinque chioschi di bibite e cibo (a chilometro zero), due duomini per i souvenir, un banchetto di fiori, un furgone-libreria e tre bagni pubblici; i turisti, inoltre, potranno riposare su 160 sdraio vestite dalle bandiere Expo (guardate a vista dai baristi). Le critiche di Artioli si concentrano su questi «numerosi volumi»: «Non bisogna snaturare la vocazione dell’area».
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