| Milano, la strigliata di Palazzo Marino ai vigili di quartiere: "Siate severi e fate più multe"
Articolo del: 30/10/2014 Autore: MASSIMO PISA
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L'obiettivo indicato dall'assessore Granelli è di almeno 1.000 verbali al mese per ogni Zona. La replica del sindacato: "È evidente il ruolo che vuole affidarci: quello di gabellieri, utili per fare cassa"
Andate e multate. Certo, in nome di un inattaccabile principio: «La sosta irregolare e vietata è un problema per la sicurezza stradale e la gestione del traffico». Vero, anche in base a un più terreno sistema a risultati da conseguire, di ispirazione aziendale: «L’obiettivo che ci eravamo dati delle 1.000 soste al mese per zona». Non cento né centomila, e chissà in base a quale parametro, ma mille per le Zone dalla 2 alla 9 e duemila per la 1, quella dei Bastioni, per un totale di 10mila al mese e 120mila l’anno. Ma sono l’oggetto e il destinatario della circolare dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, a colpire.
Titolo: «Andamento dei vigili di quartiere». Indirizzo: «Egr. commissari capo responsabili del Comando di polizia locale» delle varie zone. C’è l’analisi dei numeri da gennaio a settembre, quasi sempre sotto al par. E l’invito a sterzare, penna e libretto alla mano, e a staccare verbali: «Vi chiedo quindi di richiamare in maniera decisa e urgente l’attenzione dei vostri agenti su questo tema e chiedere di utilizzare questi ultimi 3 mesi dell’anno per dare un segnale chiaro di controtendenza». Andate e multate. Tirata d’orecchie ai vigili di quartiere, figura istituita due anni e mezzo fa e rassicurante all’inizio, con compiti di vicinanza e ascolto, bici per girare e radio per segnalare. Ma già investiti di nuove funzioni da inizio settembre col progetto “Sicuri insieme”: presidio agli incroci, un occhio al degrado, ad auto e oggetti abbandonati.
Ora li si scopre censori della sosta, operativi dallo scorso gennaio, pure largamente insufficienti secondo Granelli. Prendiamo il comando di Zona 3: «Sia il dato mensile sia quello dei nove mesi — bacchetta l’assessore — è il più basso di tutte le zone. Il dato di settembre è, tranne i mesi estivi, il più basso di tutto l’anno. Sia il dato mensile sia quello dei 9 mesi è al di sotto della metà rispetto all’obiettivo di 1.000 soste al mese per zona che era stato dato all’inizio dell’anno. La vostra zona tra l’altro mi pare essere una zona dove il fenomeno della sosta irregolare è molto presente». Ce n’è anche per i colleghi di Zona 8: «Sia il dato di settembre sia quello dei primi 9 mesi dell’anno è appena poco sopra la metà dell’obiettivo delle 1.000 soste mensili. Chiedo quindi di sollecitare con decisione i vostri agenti ad avere attenzione a queste situazioni ed intervenire in maniera più decisa e costante».
Non si salva la Zona 2, con numeri «tra i più bassi delle zone e circa la metà dell’obiettivo. Anche il dato complessivo dei nove mesi dell’anno è circa al 60 per cento. Il dato di settembre è il più basso dell’anno, tralasciando luglio e agosto, addirittura la metà di quello di marzo». E ancora la 4: «Vedo che nel mese di settembre avete aumentato andando vicino all’obiettivo, ma nei mesi precedenti siete stati bassi. Vi chiedo di sollecitare maggiore attenzione continuativa ai vostri agenti su questo tema». Non ci siamo, secondo Palazzo Marino, che nelle circolari sollecita anche più segnalazioni ad Amsa di rifiuti abbandonati in strada e di auto e bici rubate o in disuso, «per contrastare il degrado nei quartieri».
Tra i pochi promossi con riserva ci sono i vigili di quartiere di Zona 1, sia per la presenza nei mercati («sono contento di vedere che nel mese di settembre è risalita al 95 per cento, una delle più significative tra le zone, e maggiore rispetto ai mesi precedenti che era stata più bassa e sempre non oltre il 75 per cento») sia per la vexata quaestio delle multe settembrine, «sopra le 2.000 dopo diversi mesi in cui eravate rimasti sotto l’obiettivo. Mi aspetto che anche nei prossimi mesi vi manteniate sopra le 2.000 sanzioni mensili e magari anche qualcosa di più per tornare in media e per dare un segnale di buona gestione del traffico».
Qualche zuccherino, assieme alle bacchettate: «Ho raccolto queste osservazioni — scrive Granelli — al fine di poter insieme a voi e al comando rinforzare l’efficacia del progetto». Che, comunque, «sta avendo buoni risultati e so che voi commissari capo responsabili dei comandi di polizia locale di Zona vi ponete molta attenzione». La circolare, spedita lo scorso 18 ottobre anche ai presidenti dei consigli di Zona e (si narra) non gradita ai vertici di piazza Beccaria, sta mettendo in subbuglio i sindacati della polizia locale: «Ho letto e ne sono indignato — attacca Danilo Tosarelli (Rsu Usb Milano) — sia come vigile sia come delegato sindacale. È evidente il ruolo che Granelli vuole affidarci: quello di gabellieri, utili per fare cassa. Tutto ciò è svilente e inaccettabile. Chi ha valutato l’obiettivo? Chi può decidere quante multe deve fare il vigile? Ma davvero qualcuno vorrebbe imporci di trattare i milanesi come materassi da battere?».
Per Alfredo Masucci (Uil) è «inopportuno chiedere l’aumento dell’attività sanzionatoria e assurdo prefissarsi degli obiettivi in tal senso. Non ci stiamo più a essere dipinti come quelli che “fanno le multe”, gli amministratori locali dovrebbero avere maggiore rispetto del nostro ruolo che è al servizio e a tutela dei cittadini. Confidiamo in un chiarimento da parte dell’assessorato».
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