Articolo del: 12/02/2017
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Riapre sabato (alle ore 10) il raccordo autostradale tra la Tangenziale est e piazzale Corvetto. Riapre, dunque, senza i carichi di traffico tipici dei giorni feriali e dopo la paralisi che, dal 6 febbraio, caratterizzava le strade dell’intero quadrante. Le “cause tecniche” della chiusura, accelerate da un incidente mortale (in direzione Milano, all’altezza di piazza Mistral, un’utilitaria finita contro il guardrail lo ha sradicato), proprio come la dinamica della tragedia non sono ancora date a sapere. E la “cura”, per ora, si è limitata alla creazione di un limite di velocità fissato a 30 km/h, a un percorso a carreggiata ridotta su due corsie delimitate da barriere di cemento armato volanti e alla stesura della segnaletica orizzontale di cantiere. Efficienza. "Lavori a tempo di record per limitare i disagi”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli; “riapriamo due corsie e raccomandiamo agli automobilisti di rispettare il limite di 30 chilometri orari per la sicurezza propria e degli altri utenti della strada. Il raccordo resta un'area di cantiere in attesa del ripristino definitivo". E dei motivi che renderebbero molto più pericoloso di altri quel tratto di strada. R.Z.
Commento: Caso emblematico di come funzionano le cose in Itaglia (Milano compresa): davanti ad un problema, la cosa che viene per prima in mente alle istituzioni è quella di pararsi il culo. Infatti, cosa vuole dire un limite di 30km all'ora su un raccordo autostradale? Vuole dire che nessuno lo rispetterà, e quindi in caso di ulteriori incidenti, l'ente gestore potrà scaricare la colpa su chi ha fatto l'incidente! In Itaglia, tipicamente infatti, i limiti di velocità vengono decisi sulla base di tre criteri:
- Scaricare l'ente gestore di ogni responsabilità
- Moltiplicare le occasioni per fare multe
- Il cartello che era rimasto sul furgone
Infatti, mettendo un limite sufficientemente basso si ottiene che nessuno rispetterà il limite, andando automaticamente fuori legge e alleggerendo così chi gestisce la strada di ogni colpa in caso di incidente. Inoltre basterà piazzare un autovelox per poter raccogliere un sacco di soldi extra. Il terzo criterio è invece l'unica ipotesi che permette di spiegare certi cartelli con limiti folli che capita talvolta di vedere in giro, tipo 20 all'ora, specie in presenza di minuscoli cantieri, magari senza neanche qualcuno che sia lì a lavorare. Tanto lo sanno anche quelli che hanno messo il cartello, che serve solo per segnalare di rallentare e che nessuno lo prenderà alla lettera (anche perché in caso contrario ci sarebbero incidenti a catena per colpa delle inchiodate di quelli che vedono il cartello).
Questa è l'Itaglia! E scommetto che ci sarà anche gente pronta ad applaudire per come Granelli ha "affrontato" con solerzia il problema! Del resto sta gente qua ha appena vinto le elezioni!
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