Articolo del: 26/02/2017
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Muoversi con i mezzi la domenica non sarà più così semplice. Anzi, in alcuni casi potrebbe rivelarsi un vero sbattimento. È questo il risultato della riduzione delle corse, con relativo aumento dei tempi d’attesa, operato da Atm in seguito al piano di tagli al trasporto pubblico deciso dal Comune. Il programma aveva già portato alla contrazione del numero di passaggi delle metropolitane (esclusa la Lilla) e di diversi tram (come vi avevamo già spiegato), per dare la possibilità di agire in modo più mirato su altre fasce orarie e sulle aree periferiche.
Da una prima analisi realizzata da Repubblica.it sui nuovi orari in vigore per domeniche e festivi, è evidente come ci sia chi nei fatti paga più degli altri in termini di disagi. Senza un’apparente spiegazione logica, almeno per quanto riguarda i mezzi di superficie.
Le variazioni riguardano, infatti, solo alcune linee di autobus, tram e metropolitane, con criteri diversi tra loro. Andiamo con ordine per vedere chi se la passa peggio.
Per quanto riguarda i tram, il premio alla miglior sòla va alle linee 7 e 31, che collegano rispettivamente Cairoli a Precotto e Bicocca a Cinisello Balsamo. Se siete tra i malcapitati ad aver bisogno di questi convogli la domenica mattina, sappiate che potreste ritrovarvi ad aspettare anche 20 minuti a causa della riduzione delle corse, che da 16 sono diventate 12. Più fortunati i passeggeri delle linee 3, 4, 5 e 13, che avranno un aumento del tempo d’attesa di 2 o 3 minuti. Più contenute, invece, le variazioni pomeridiane.
Anche gli autobus hanno subito delle modifiche non indifferenti, se si considera che, tra le 9 e le 13 della domenica mattina, diverse linee hanno visto ridurre anche sensibilmente il numero di corse. Questo vale per la 53, che passa da 17 a 12 corse, mentre 43, 47, 60 e 82 ne hanno persa in media una su quattro. Meglio la 54, per cui è stata tagliato solo un passaggio su 16. La maglia nera, al pomeriggio, va alla 57, per cui da 24 si è scesi a 17 corse, tra le 15 e le 19. Percentuali simili anche per le 56, la 58 e la 93.
Se la passano meglio le metropolitane. Mentre la Lilla non ha subito variazioni, le prime tre linee sono rientrate nel piano di tagli, seppur con criteri di riduzione decisamente più comprensibili rispetto a quelli delle linee di superficie. Sulla Gialla al sabato si aspetta fino a 6 minuti, invece dei 5 e mezzo di prima. Stessa cosa la domenica, anche se il disagio – se così si può definire – è limitato al solo pomeriggio. Diverso il ragionamento per la Rossa, per cui il rallentamento è previsto solo la domenica sera, dalle 22 (invece delle 23). Nelle fermate centrali i passeggeri dovranno aspettare due minuti in più, mentre nelle diramazioni verso Bisceglie e Rho Fiera l’attesa raddoppia. Tutto sommato, comunque, i passeggeri sembrano sopportare meglio le attese sulle banchine del metrò che non all’aria aperta.
In ogni caso, se il weekend non avete niente di meglio da fare che girare con autobus e tram, fate un lungo respiro e trattenete le bestemmie. Sia mai che le cose peggiorino ancora.
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