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Il Pdl, avanti con le deroghe. I Verdi: devono pagare Ecopass, spunta la proroga di sei mesi Smog, polveri due volte oltre i limiti. Comune diviso sul nuovo ticket per i diesel Euro4 senza filtro

Articolo del: 11/12/2008
Autore: Maurizio Giannattasio

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MILANO - Giorni decisivi per il futuro di Ecopass. Già settimana prossima potrebbe arrivare in giunta il provvedimento che allunga la vita della «pollution charge». Per ora, si sta lavorando su due ipotesi: una proroga di sei mesi, in attesa della consultazione popolare, o il raddoppio per un anno intero. Con un problema: cosa fare degli Euro4 diesel senza filtro anti-particolato? Fino ad oggi, se la sono cavata in regime di proroga senza spendere un euro. Dal 2009? Intanto, lo smog si fa sentire. Sei giorni di sforamento dentro l'area Ecopass e sette al di fuori. Ma i valori del Pm10 sono sempre più bassi nella Cerchia rispetto all'esterno.


E vediamo i numeri degli Euro4 diesel senza fap. In 11 mesi, coloro che sono entrati sistematicamente nell'area Ecopass (più della metà dei giorni) sono 2.759, di cui 2.260 auto private e 499 mezzi commerciali. Metà sono di proprietà dei milanesi e metà vengono da fuori. E circa il 30 per cento usa l'area Ecopass solo per attraversare la città. «Sono un numero esiguo — attacca il verde Enrico Fedrighini —, ma con un altissimo potere inquinante. Sarebbe insensato continuare con le proroghe». In effetti, i dati dicono che, da soli, gli Euro4 diesel senza fap sono responsabili del 16 per cento delle emissioni da Pm10. Se non ci fosse più la proroga, ci sarebbe un'ulteriore riduzione del traffico nella Cerchia dei Bastioni del 4 per cento. In caso contrario, si avrebbe un peggioramento del 2 per cento. Ma An e Forza Italia hanno già fatto capire che da questo orecchio non ci sentono perché le elezioni provinciali sono alle porte. «Andiamo avanti con le proroghe». Anche gli introiti scenderebbero: dell'8 per cento. I senza fap dovrebbero pagare 5 euro al giorno per entrare. «Una nuova deroga per una classe di veicoli così limitata — prosegue Fedrighini — oltre che immotivata, apparirebbe come il ritorno dell'andazzo all'italiana».


Escono intanto i primi dati del bollettino «annuale». Del milione e 241 mila auto «tariffate » entrate in centro, l'80 per cento riguarda ingressi occasionali, ossia varcano l'area Ecopass non più di una volta al mese. Gli utenti sistematici, ossia coloro che entrano almeno un giorno su due, sono il 2,3 per cento. «Significa che Ecopass funziona da deterrente per le auto inquinanti — conclude Fedrighini — e che zittisce coloro che parlano di Ecotassa». Ultimi dati. Il confronto con il 2007. La riduzione del traffico nell'area della pollution charge è stata del 12,8 per cento. La riduzione delle emissioni allo scarico del Pm10 del 23 per cento.


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