Articolo del: 08/01/2009 Autore: Chiara Campo
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«È tutto sotto controllo» assicurava un’ottimista Letizia Moratti martedì pomeriggio. Neanche ventiquattr’ore dopo, il sindaco ammette: «La neve è stata più intensa del previsto, nelle ultime ore ne sono scesi oltre 40 centimetri e ce ne aspettavamo la metà. Con una nevicata di questa portata e su 4mila chilometri di strade, è logico che ci siano disagi». Immediate le critiche di verdi, Pd, persino della Lega: «Non è pensabile che una città come Milano si fermi per la mancanza di sale. Se gli ispettori dell’Expo fossero sbarcati in città oggi (ieri, ndr) che idea si sarebbero fatti?», tuona il capogruppo del Carroccio Matteo Salvini. Per sgombrare il campo da equivoci, l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Maullu - con una nota che suona come «l’avevamo detto» - precisa che già il 5 gennaio aveva emesso un avviso di criticità «in cui erano richiamati i quantitativi di neve dell’Arpa, e resta valido fino a revoca». L’emergenza principale è stata il ritardo nei rifornimenti di sale, che si è tradotto con gli scambi dei tram di superficie congelati - passeggeri infuriati costretti a scendere e proseguire a piedi -, molte strade difficili da percorrere, dal centro alla periferia. I milanesi si sono sfogati ai centralini dell’Atm o sui siti web. «Le nostre scorte di sale erano sufficienti - ha precisato il sindaco - ma quattro fenomeni hanno creato criticità: la rapida sequenza delle nevicate, i giorni di festa, la difficoltà del rifornimento dall’esterno e il fatto che Milano abbia donato sale ad altre città in difficoltà, come Torino». Ha telefonato personalmente al capo nazionale della protezione civile, Guido Bertolaso, che ha sbloccato i camion fermi a Cuneo ed Alessandria: la polizia stradale ha scortato i mezzi, e tra ieri sera e oggi arriveranno in città 7mila tonnellate di sale. «È logico - ha affermato il sindaco - che davanti a una nevicata di questa intensità qualche disagio si sia verificato». Alle polemiche risponde con «un grazie agli operatori che hanno lavorato non stop e i cittadini che hanno raccolto l’appello a usare i mezzi pubblici». Aperte anche oggi le scuole della città, di ogni ordine e grado. Sulla questione si è aperta una piccola polemica con la Provincia: nel pomeriggio l’assessore Giansandro Barzaghi aveva annunciato che le superiori di Milano e provincia sarebbero rimaste chiuse oggi e domani a causa della fitta nevicata. La Moratti, nel corso di una riunione nella centrale operativa dei vigili con i vertici dell’Amsa, Atm, protezione civile e vigili, e sentito anche il direttore scolastico Anna Maria Dominici, ha chiamato Barzaghi per ricordargli che la scelta sulla città spetta al sindaco. E a Milano la campanella, come del resto ieri, suonerà regolarmente». Il Comune, ha affermato la Dominici, «ha avuto un atteggiamento virtuoso e previdente nel fare già martedì tutti i necessari sopralluoghi tecnici per verificare l’agibilità delle strutture scolastiche, ed è riuscito a ordinare che venissero spazzati tutti gli accessi alle scuole». Operativi in città il 100% dei mezzi (il metrò ha registrato 25mila passeggeri in più) ma una quarantina di stop o rallentamenti e i più seri da risolvere in via Orefici la mattina e piazza Cordusio al pomeriggio. Attivi senza sosta 352 mezzi Amsa per turno, stanotte al lavoro 999 spalatori (reclutati tramite le agenzie interinali e pagati dieci euro all’ora) che si aggiungono ai 564 di ieri e altri 626 in servizio da questa mattina. Turni liberi dei taxi da ieri mattina e per tutta la giornata di oggi. Il sindaco ha rinnovato l’appello «a usare i mezzi pubblici invece dell’auto». Il Comune ha messo infine a disposizione dei senzatetto 170 posti letto in più, molti ancora liberi.
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