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Il comandante dei vigili: ancora troppi guidatori con il telefonino

Record storico per Milano

Una multa ogni 11 secondi

Quasi 3 milioni in un anno. Mai così tante nella storia della città. Il Comune ha incassato 200 milioni di euro

Articolo del: 30/01/2009
Autore: Cesare Giuzzi

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MILANO - C'è il tempo per bersi due sorsi d'acqua. Al limite mezzo caffé. Undici secondi. Un paio di sospiri e una multa. E poi un'altra. Lo scorso anno Milano ha «staccato» quasi 3 milioni di contravvenzioni: 2 milioni 823 mila e 756, per la precisione. Un record, come non succedeva dal 2002. L'annus horribilis, quando l'allora sindaco Gabriele Albertini «vantandosi» del risultato raggiunto (2 milioni di multe) finì nella bufera. Da allora, tra inviti alla clemenza in prossimità delle campagne elettorali e task-force contro la sosta in doppia fila, il totale era andato via via calando.


Ora crisi o non crisi, i milanesi dovranno pagare qualcosa come 200 milioni di euro. In pratica tre volte la cifra spesa per restaurare la Scala. Nel 2007 erano più o meno 2 milioni. Un anno dopo, complice l'effetto Ecopass, le sanzioni sono state 900 mila in più. Una cifra ancora lontana dai 4 milioni di Roma, ma spalmata su un territorio molto meno vasto e una popolazione di 1 milione e 300 mila abitanti. Tornando ai numeri, il report dell'attività dei ghisa nel 2008 parla di 914.875 sanzioni per il solo divieto di sosta, 31.522 per l'eccesso di velocità, 6.951 per l'assenza delle cinture e 5.484 per il telefonino alla guida. Poi vanno aggiunte le 956 patenti ritirate per alcol e le 58 per stupefacenti alla guida.


Gran parte delle contravvenzioni arrivano grazie alle telecamere, è vero, ma i ghisa hanno fatto davvero gli straordinari. Diciamo che se il comandante dei vigili Emiliano Bezzon fosse un manager d'azienda, a questo punto incasserebbe un bel premio per i risultati raggiunti. Invece, se andrà bene, farà solo imbufalire i milanesi. Rischi del mestiere. Di certo una crescita di quasi un terzo delle contravvenzioni, ha lasciato qualche perplessità: «A vista la situazione è migliorata, nel senso che i milanesi guidano meglio e con maggiore prudenza — sottolinea Bezzon —. Però noi facciamo il nostro lavoro. Se uno lascia l'auto in doppia fila o in divieto di sosta non è colpa nostra». Per il comandante il solo dato «non soddisfacente » è quello della guida con il telefonino: «Se ne vedono troppi, è un malcostume e una manovra molto pericolosa».


Di certo la presenza di quasi mille telecamere in strada oltre che a dar multe è servita a ridurre il caos delle corsie preferenziali (irregolare un passaggio ogni cento) e ad azzerare situazioni che parevano insanabili come la sopraelevata Serra-Monte Ceneri, dove le contravvenzioni elevate sono ai minimi storici. Insomma, un deterrente che a suon di euro ora pare funzionare. «Non è un caso che gli incidenti siano calati del 10 per cento — attacca l'assessore comunale alla Mobilità Edoardo Croci —. Vorrà pur dire qualcosa ». Ma come la mettiamo con l'impennata delle multe? «Si sanzionano i comportamenti negativi e quelli pericolosi — prosegue Croci —: se lascio l'auto in divieto di sosta a ridosso di un incrocio sto creando una situazione di pericolo ». Ma il pugno duro non piacerà ai milanesi: «In una qualsiasi città europea la circolazione è migliore, ma se lasciate l'auto in divieto la sanzione arriva in pochi minuti. La sicurezza passa anche da qui».



Commento: L' obiettivo del Comune è stato raggiunto: moltiplicare le entrate. Sicurezza e miglioramento della viavilità sono solo pretesti. La maggior parte delle multe sono notoriamente per divieto di sosta, e il Comune ormai da anni fa di tutto per obbligare i cittadini a parcheggiare in divieto, così da poterli multare. Non a caso vengono ovunque eliminati posti per parcheggiare.

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