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Tram rallentati, caos sulle strade

E in piazza Cinque giornate deraglia il 12: corso XXII Marzo bloccato per un'ora. Ma per l'azienda solo ritardi di pochi minuti

Articolo del: 12/11/2009
Autore: Andrea Montanari

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Via al “piano sicurezza” di Atm per evitare nuovi incidenti tra tram: ma già al secondo giorno il sistema è andato in tilt. La riduzione forzata di velocità (massimo 15,2 chilometri l’ora) su alcune delle linee che attraversano il centro ha provocato ritardi, che nel corso della giornata sono arrivati a sfiorare l’ora, e un quasi collasso della circolazione anche degli altri mezzi, bloccati in colonna dietro a quelli più lenti. Per non parlare del deragliamento, alle 7,20, in piazza Cinque Giornate, di un tram della linea 12 che stava svoltando in corso XXII Marzo. L’ultimo carrello del mezzo – stando alla ricostruzione fatta dall’azienda – è uscito dai binari a causa del sollevamento di un massello. Atm, però, è stata costretta a diffondere un ordine di servizio a tutti i conducenti delle linee 12 e 27 dirette al capolinea Molise e Ungheria per avvisarli «di non utilizzare più lo scambio automatico numero 15 a sinistra», deviando a destra fino a piazza Fontana o tornando indietro fino ai rispettivi capolinea. Il traffico in centro è rimasto bloccato, in piena ora di punta, per circa un’ora.
Sul piano sicurezza e sul “rallentatore” ai tram l’azienda si difende in un lungo comunicato ufficiale. Ammette che «nei giorni scorsi è stato sperimentato lo scollegamento di uno dei quattro motori di alcuni tram, ma l’esperimento è stato poi abbandonato. Su 13 vetture “Carrello”, ovvero i tram “gialli” più anziani, sempre in via sperimentale è stata limitata la possibilità di superare i 25 chilometri orari intervenendo sulla manetta». In altre parole, è stato inserito un fermo sulla manovella che si usa per accelerare o decelerare. Non solo in prossimità di incroci e scambi, ma anche nei tratti in cui i mezzi possono raggiungere anche i 45/50 chilometri orari. Atm precisa che «dalle prove effettuate per verificare che la linea non abbia ritardi, gli istruttori hanno verificato un ritardo massimo di tre minuti su 61 minuti di percorrenza sulla linea 2».

Numeri, però, contestati dalle rappresentanze sindacali che anche ieri hanno ricevuto una pioggia di segnalazioni di ritardi avvenuti pure sulle linee 1, 19, 29 e 30. Tanto che la stessa azienda dei trasporti conclude il suo comunicato ammettendo che «sia ai conducenti che ai sindacati è stato assicurato che verranno, se necessario, aggiornati i tempi di percorrenza della linea». Sempre ieri si è saputo che già martedì 3 Atm aveva ordinato agli autisti di otto linee di «non superare la velocità massima di 10-15 chilometri orari nelle sedi riservate durante la manovra di avvicinamento alla vettura che precede e di mantenere la distanza non inferiore a 10 metri tra i mezzi, in considerazione delle condizioni di meteo avverse». Oggi, tra l’altro, era in programma un delicato cda straordinario sul bilancio, che all’ultimo momento è stato rinviato a domani.

Si scatena la protesta dell’opposizione di centrosinistra a Palazzo Marino. «Sulle difficoltà di Atm è ora che parli il sindaco – attacca il consigliere comunale del Pd Pierfrancesco Maran – È proprio la Moratti che sta facendo flop sul servizio di trasporto pubblico. Le notizie di questi giorni circa la difficoltà economica di Atm e i mancati investimenti nelle tecnologie legate alla sicurezza, che obbligano i tram ad andare a passo d’uomo, sono molto negative per la città. Abbiamo perso anni a discutere di provvedimenti poi rivelatisi inadeguati come l’Ecopass e rischiamo di buttare via altri mesi in chiacchiere».

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