| il piano per le corsie preferenziali Atm ereditato dall'ex assessore Croci
Lavori stradali finiti ieri mattina
«Non piacciono, tutto da rifare»
Il vicesindaco De Corato: «Foro Buonaparte, da rimuovere le corsie preferenziali»
Articolo del: 18/11/2009 Autore: Armando Stella
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MILANO - Cade il muro di Foro Buonaparte. Doveva proteggere bus e tram, è stato costruito nell’ultima settimana, di notte, turni straordinari pagati con i soldi pubblici. Ieri, il lavoro era concluso: una nuova corsia riservata da Cadorna a Cairoli. Bene, anzi malissimo: «Il cordolo in cemento sarà eliminato, è pericoloso e crea un imbuto nella circolazione», attacca il vicesindaco Riccardo De Corato. L’indicazione è stata girata ad Atm e ieri l’azienda ha risposto con una lettera: «Aspettiamo comunicazioni scritte». Il confronto è solo all’inizio.
De Corato ha bloccato e ora sta rivedendo tutto il piano dei nuovi percorsi per i mezzi pubblici ereditato dall’ex assessore Edoardo Croci: «È stato costruito su un criterio sbagliato, le barriere spostano solo le auto da una strada all’altra ». Primo effetto: non sarà realizzata la preferenziale in via Solari, annunciata entro l’anno. Tutte le altre, 86,4 chilometri di qui al 2014, sono «congelate». L’opposizione è in rivolta: «È tornato il partito dell’auto». Sostituito l’assessore, il Comune cambia strada. «Il mio compito è fluidificare il traffico, anche per i mezzi Atm — premette De Corato —. Ma i cordoli non sempre sono la soluzione. Che senso ha realizzare un pezzo di corsia riservata se poi mi trovo il traffico ingolfato 200 metri prima e dopo? Così è inutile, anche per l’Atm, che si ritrova gli autobus impacchettati negli ingorghi». E la preferenziale di viale Coni Zugna, prevista nel 2010? «Paralizzerebbe il traffico in viale Papiniano, che è una strada ancora più trafficata. Non va bene». E non funziona nemmeno quella in via Solari: «Ci sono le auto in sosta dei residenti, una protezione danneggia la zona, resterà la riga sull’asfalto». E le macchine in divieto.
Le linee Atm coprono 186 chilometri di strade, ma solo il 19,9 per cento della rete è «protetto » e metà dei percorsi unicamente con le strisce gialle: Milano è quart’ultima in Europa quanto a corsie riservate (stanno peggio solo Roma, Atene e Bruxelles). Il piano dell’ex assessore Croci prevedeva 17,2 nuovi chilometri entro l’estate 2010 e altri 7,3 per il 2011, oltre a 20 telecamere anti-traffico in più. Di sicuro, precisa De Corato, si completerà la preferenziale per la filovia 90/91, da piazzale Zavattari a Stuparich. Il resto si vedrà. «Pessima notizia per i polmoni dei milanesi », protesta il consigliere dei Verdi Enrico Fedrighini: «Ridurre il traffico privato significa migliorare l’efficienza del trasporto pubblico anche di superficie. La restaurazione avviata da Metternich De Corato va in senso opposto: contraddice non tanto le scelte di Croci, ma le politiche sulla mobilità attuate in Europa e gli obiettivi di sostenibilità contenuti nel Pgt».
Aggiunge il presidente dei ciclisti milanesi (Ciclobby), Eugenio Galli: «È una controriforma attuata senza che siano stati nemmeno goduti i benefici della riforma». Atm avrebbe voluto installare un cordolo di plastica lungo la corsia di Foro Buonaparte, più leggero e meno invasivo, «ma il Comune ci ha chiesto i blocchetti in cemento per non danneggiare i masselli della pavimentazione stradale». Il progetto è stato prima riscritto e poi approvato: ora il muro sarà abbattuto. Da Atm si limitano a dire: «Le corsie riservate sono una priorità per il trasporto pubblico condivisa con il sindaco Letizia Moratti...».
Commento: Finalmente qualcuno in giunta torna a parlare di fluidificare il traffico! E' già una buona cosa! Alla faccia di tutti i vari ecochic, che al lavoro (lavorano?) ci vanno in bici, perchè tanto abitano in centro a fianco del loro ufficio.
Speriamo che sia l' inizio di un cambiamento di rotta!
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