| il divieto riguarda l’intera Cerchia dei Bastioni, dalle 7.30 alle 10 e dalle 14 alle 19.30
Carico e scarico, il Tar boccia il Comune
Il Pdl esulta, il Pd si schiera con la giunta
«No a regole così restrittive». Vincono i commercianti
Articolo del: 04/12/2009 Autore: Rossella Verga
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MILANO - Il Tar stoppa il Comune sui provvedimenti per il carico e scarico e la maggioranza esulta a Palazzo Marino. A difesa della giunta, in questa partita, si schierano le opposizioni, in una seduta consiliare a ruoli rovesciati. I giudici amministrativi hanno accolto la domanda incidentale di sospensione della delibera sul divieto di accesso e circolazione per tutti i veicoli commerciali all’interno dei Bastioni, che avrebbe dovuto entrare in vigore dal primo gennaio. Il Tar, in sostanza, ha ritenuto di dover approfondire le istanze del ricorso dell’Unione del Commercio e altri, basato sulla convinzione che il provvedimento comunale avrebbe determinato pesanti criticità, con riflessi gravi sul sistema economico non solo milanese e sulla rete dei servizi per i cittadini.
Nell’ordinanza i giudici della Quarta sezione rilevano che deve essere «positivamente apprezzato» il pericolo di danno paventato dai ricorrenti. La delibera del Comune introduce un divieto esteso nei confronti dell’intera categoria per il trasporto merci, senza prevedere deroghe e senza chiarire se le deroghe concesse in passato siano ancora applicabili. Il divieto, considerato troppo restrittivo, riguarda l’intera Cerchia dei Bastioni, dalle 7.30 alle 10 e dalle 14 alle 19.30. L’udienza sul merito è stata fissata dal tribunale amministrativo per il 23 febbraio, ma già ieri sera il dibattito sulla decisione del Tar ha tenuto banco nell’aula di Palazzo Marino. Dal Pdl è arrivato alla giunta un «invito condiviso» a ritirare la delibera e in proposito è stata anche preparata una mozione a firma del capogruppo Giulio Gallera e di Alessando Fede Pellone.
All’ultimo momento, tuttavia, si è deciso di non depositarla per ragioni di opportunità politica. «Siamo molto contenti della decisione del Tar di sospendere la delibera — commenta Gallera — riteniamo importante che ci sia un’azione amministrativa per fluidificare il traffico, ma deve anche prendere in considerazione l’esigenza di non bloccare l’economia». «Riapriamo il tavolo con i commercianti», concorda Pasquale Salvatore dell’Udc. «Riteniamo che si possa lavorare a una soluzione con 4-5 fasce differenziate per il carico e scarico per diverse categorie merceologiche », immagina Carlo Fidanza. Ben diversa la musica nel centrosinistra. «Questo intervento del Tar mi sembra improprio — dice Maurizio Baruffi del Pd — La situazione incivile è sotto gli occhi di tutti e se il Comune cerca di regolamentare non si capisce perché debba esserci un intervento del Tar. Vengano i giudici a scrivere le delibere».
Per il vicesindaco Riccardo De Corato, assessore al Traffico, si tratta di una «situazione incredibile». «Abbiamo due magistrature che stanno a poca distanza l’una dall’altra, una a Palazzo di Giustizia, l’altra in via Conservatorio, ma si esprimono in senso opposto. La prima imputa a tutti noi di non aver preso sufficienti provvedimenti contro lo smog e invia addirittura un avviso di garanzia al sindaco, la seconda sospende i provvedimenti che prendiamo in questo senso. Ha dell’incredibile ». Nel frattempo anche l’Unione del Commercio sollecita il Comune a riaprire un tavolo di concertazione per individuare una nuova formulazione della delibera. «Confidiamo che prima dell'udienza nel merito — annota Simonpaolo Buongiardino — il Comune si sieda al tavolo del dialogo già avviato per trovare insieme la soluzione».
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