Articolo del: 03/01/2010 Autore: Chiara Campo
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La regola, più di prima, diventa pagare tutto pagare subito. Specialmente per chi abita fuori, ma commette un’infrazione a Milano. Dal primo gennaio arriva un’altra stangata sulle multe, ma solo per chi risiede oltre i confini comunali. E questa volta a far salire il conto è la spesa di accertamento e notifica dei verbali a domicilio. Inevitabile in certi casi (se la violazione viene registrata dalle telecamere, come per Ecopass o sulle corsie preferenziali) mentre sarà meglio saldare subito la sanzione che si trova sotto il tergicristalli o che viene compilata dal vigile all’alt, si può. Rimandare la pena costerà ai non residenti tre euro in più, da undici a quattordici euro. «É solo un necessario allineamento, sono aumentate le spese postali e l’amministrazione non può perderci», spiega il vicesindaco Riccardo De Corato, che puntualizza come pagare subito le multe è un appello che «vale sempre», con o senza l’aumento. Ma «il 30 per cento continua a non farlo anche quando arriva la notifica». E l’amministrazione ci perde pure i soldi della spedizione, che fuori città è più cara. La delibera approvata dalla giunta alla vigilia di Natale parla chiaro: con l’aumento del numero delle violazioni accertate, è scritto, il Comune ha avuto un notevole incremento delle spese a carico, «venendo a determinare un elemento di diseconomia nella gestione del procedimento sanzionatorio». Ci sta perdendo, insomma. La legge autorizza l’amministrazione ad addebitare il costo della notifica e delle spese sostenute per l’accertamento all’autore della violazione. Secondo un’analisi svolta dalla Direzione dei controlli strategici e gestionali, i costi addebitabili all’utente finale ammontano a circa 14 milioni di euro, mentre il costo fisso a carico dell’amministrazione è di circa 5,57 euro a verbale. Due le strade: aumentare la spesa della spedizione a tutti - oggi la notifica sia all’interno che fuori dal territorio del Comune costa un surplus di 11 euro sulla multa - o differenziarla. E la giunta ha scelto di mantenere fissa a 11 euro la spesa per l’invio dei verbali in città (è di 10.58 euro nel caso in cui non occorra la ricerca dell’intestatario del veicolo ai pubblici registri, ma si tratta di un numero limitato di casi) mentre fuori confine il costo sale a 14 euro (o 13,64). I nuovi importi saranno introdotti sui verbali inviati a partire dal primo gennaio.
Si cominciano intanto a fare i primi bilanci dei soldi incassati dalle multe, e rispetto al 2008 quest’anno avrebbe portato ossigeno al Comune per oltre tre milioni di euro. «Le sanzioni - riferisce il portavoce del Coordinamento sindacale autonomo dei vigili, Roberto Miglio - sono salite quest’anno da 132 a 135 milioni di euro». Dati non ufficiali, precisa il vicesindaco. Ma negli ultimi due mesi, un peso ha certamente avuto anche la linea dura contro doppie file e parcheggio selvaggio inaugurata proprio da De Corato nella nuova veste (anche) di assessore al Traffico. Non multe a tappeto, ma ben indirizzate, aveva garantito. E in effetti riferisce Miglio che c’è stata «una notevole pressione per colpire questo tipo di infrazioni, anche troppa: se finora siamo stati molto disponibili ad accogliere le continue richieste dei graduati, con l’anno nuovo ci auguriamo che si torni un po’ alla normalità». La sensazione comunque è che «le multe per la doppia fila siano aumentate in media del trenta per cento». Insieme alla notizia che gli incassi dalle multe sono aumentati di 3 milioni in un anno, il comandante Tullio Mastrangelo ha riferito ai sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Csa, Sulpmm e Rsu) che «finalmente» Milano si adeguerà alla legge (e alle altre grandi città, da Roma a Torino e Firenze) e destinerà metà dei proventi annuali a spese di previdenza e assistenza ai vigili. Le finalità precise saranno oggetto di una trattativa, che si preannuncia lunga e accesa, tra il Comune e le sigle. Lo scontro inizia a gennaio, in palio ci sono per iniziare 67,5 milioni di euro.
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