Articolo del: 29/01/2010 Autore: Gianni Santucci
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MILANO - Contro il Palazzo a colpi di bronchi. Appuntamento a metà mattinata. E alle undici e mezza: «Tossite». Fate che «sia un piccolo uragano». Centinaia di voci. Meglio, di tossi insistite. Una sull’altra, una sopra l’altra. Colpi di tosse di adulti e bambini, madri e padri. Assemblea di indignazione contro l’aria inquinata e «chi non fa abbastanza per ripulirla». Le manifestazioni sindacali si concludono con il comizio. Le adunate del Primo maggio con un concerto. Questo moto popolare antismog ha scelto regredire alla comunicazione non verbale. E investire Palazzo Marino con i sintomi delle malattie da inquinamento, quelle dei bambini: sabato mattina le madri milanesi porteranno i loro figli a tossire sotto le finestre del sindaco, in piazza Scala. L’inizio della manifestazione è fissato per le dieci e mezza.
Saranno centinaia o migliaia? Difficile prevedere. A lanciare le convocazioni il neonato (lunedì su Facebook) gruppo di mamme «Ora (d’)aria». In quattro giorni è arrivato a 600 iscritti. Poi è confluito nello storico gruppo dei «Genitori antismog». Nuove arrivate nella lotta, che hanno fuso la loro energia con chi ha già alle spalle anni di battaglie, ricorsi, iniziative. Dice Anna Gerometta, dei «Genitori antismog»: «Invitiamo a scendere in piazza chi di solito non lo fa, per manifestare senza colore e senza politica». Richieste che si uniscono al decalogo per la città vivibile stilato da Legambiente, Wwf e Italia Nostra. Aderiscono Ciclobby e altre associazioni, tra cui i Comitati di quartiere. Nel volantino: «Nessuno deve sentirsi escluso da questa battaglia ». E poi l’invito a firmare la petizione online (sul sito www.genitoriantismog.it) per dire «basta a chi dà sempre la precedenza alle auto» (finora le adesioni sono più di 1.800).
Ma cosa pensano, della domenica a piedi che dovrebbe essere il primo risultato della loro pressione? «Pensiamo che le domeniche dovrebbero essere tutte senz’auto — spiega una delle mamme di "Ora (d’)Aria" —I provvedimenti d’emergenza presi dal sindaco non sono affatto un risultato». Eppure è stata una decisione assai sofferta. «L’unico vero risultato è che Milano ha squarciato la coperta di indifferenza e rassegnazione che, insieme allo smog, la stava soffocando. Ci auguriamo che la città continui a chiedere risposte».
L’annuncio della manifestazione di sabato si sta diffondendo in maniera «virale», come dicono i teorici del marketing che sfugge ai mezzi di comunicazione convenzionali. E cioè: passaparola, messaggi a tappeto inviati alle intere rubriche dei telefonini, mailing list. L’hanno rilanciato i portali dedicati a donne, mamme, genitori. Da milanoperibambini.it, a quimamme.leiweb.it. Da mammeacrobate. com, a whymum. it, a radiomamma.it. Anche i genitori della scuola elementare Russo invocano dal loro blog: «Partecipiamo insieme ai nostri bambini». L’invito della tosse è esteso a tutti gli studenti delle superiori, che domani mattina saranno a scuola e non potranno andare in piazza Scala: «Fermatevi tutti un minuto. alle undici e mezza. E tossite fuori dalla finestra».
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