| Il progetto: moli per le barche e un'oasi delle biodiversità per piante e animali «La Darsena diventi polo naturalistico» La proposta della Lega con Wwf, Fai e Italia Nostra. «Il parcheggio? Nell'ex scalo Fs di Porta Genova»
Articolo del: 23/12/2010
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MILANO - La Lega Nord mette sotto l'albero di Natale della Giunta Moratti il progetto per la riqualificazione della Darsena come nuovo polo naturalistico della città di Milano, dopo gli anni di degrado cui è stata abbandonata per i lavori del parcheggio sotterraneo mai realizzato. Il consigliere comunale del Carroccio Matteo Salvini, con i rappresentanti di Wwf, Fai e Italia Nostra, ha illustrato, con tanto di schizzi e planimetrie, una proposta di rinascita dell'antico porto del capoluogo lombardo, con il ripristino dell'acqua, il ritorno delle barche grazie alla posa di un paio di moli e la creazione di una vera e propria oasi della biodiversità con piante e animali. «Questo non è il progetto solo della Lega - ha tenuto a precisare Matteo Salvini -, è il progetto di un gruppo di associazioni ambientaliste e di tanti milanesi che vogliono tornare a vivere la Darsena. Per questo lo regaliamo a Natale all'amministrazione: ne faccia un buon uso». Il progetto, firmato dall'architetto Marco Giacchetti, prevede anche il recupero archeologico dei Bastioni Spagnoli lungo viale D'Annunzio, in una promenade tra gli alberi che faccia da cornice a un percorso leonardesco, con i modellini di tutte le macchine e le invenzioni del genio vinciano.
SPOSTARE IL PACHEGGIO A PORTA GENOVA - Insieme con il progetto per la riqualificazione della Darsena, la Lega ha lanciato la proposta di trasferire il progetto del parcheggio a porta Genova, nell’area dello scalo ferroviario oggetto di un accordo di programma fra Comune e Rfi e inserita nel Pgt come Ambito di trasformazione urbana. «L’area di Porta Genova - ha spiegato Salvini - si presta perfettamente come alternativa per il parcheggio previsto in Darsena. Non solo non presenta problemi di carattere archeologico, ma è più strategica e funzionale, perché un parcheggio in quella posizione servirebbe sia la zona dei Navigli sia quella di via Tortona. E’ un’area in cui tutto deve essere ancora fatto e c’è già un accordo di programma con le Ferrovie dello Stato. Il parcheggio è meglio farlo lì, dove non c’è nessun problema, e più grande di quello previsto sotto la Darsena». Secondo Marco Giachetti, responsabile del Gruppo Territorio urbanistica della Lega milanese, ipotizzando un’area dedicata al parcheggio di circa 17mila metri quadri, si potrebbero realizzare tre piani interrati per circa 900 posti auto, lasciando a verde la superficie. «E’ inutile imbarcarci in un braccio di ferro con il costruttore - ha aggiunto Giachetti - rischiando di dover pagare chissà quali penali».
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