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Alla Darsena torna il porto e un’oasi Wwf

Articolo del: 26/12/2010
Autore: Marta Bravi

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Regalo di Natale alla città: la Lega Nord cittadina ha deciso di regalare per Natale il suo progetto di valorizzazione e recupero della Darsena, elaborato in collaborazione con Wwf, Italia Nostra e Fai. Il progetto, firmato dall’architetto Marco Giachetti e dai tecnici del gruppo Territorio Urbanistica del Carroccio, che già a maggio avevano elaborato una proposta simile, prevede il ritorno della Darsena alla sua originaria vocazione di porto cittadino. Il parcheggio? Si potrebbe fare a Porta Genova, definito nel piano di governo del territorio, ambito di trasformazione urbana grazie all’accordo di programma con Ferrovie dello stato. La proposta del Carroccio, che recepisce le richieste e i desideri dei milanesi, oltre che delle associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente (Wwf) e nei beni storico architettonici (Italia nostra e Fai) è stata presentata ieri pomeriggio al sindaco e al direttore generale del Comune Antonio Acerbo.
Secondo punto spinoso la questione del parcheggio sotterraneo alla Darsena, la cui convenzione è stata ma anche per questa la Lega ha la sua idea: «Noi non diciamo che il parcheggio non si deve fare, anzi - spiega Matteo Salvini, capogruppo a Palazzo Marino - ma l’idea che abbiamo sottoposto al sindaco è proporre alla Progetto Darsena spa, la ditta vincitrice del bando di concorso nel 2001, cui è stata stralciata la convenzione, di realizzarlo a Porta Genova. Lì si potrebbero ricavare molti più posti auto rispetto al progetto inziale, senaza intralci o imprevisti dovuti a ritrovamenti archeologici». «La zona è più strategica e funzionale perché un parcheggio in quella posizione servirebbe sia la zona dei Navigli sia quella di via Tortona - spiega l’architetto Marco Giachetti - . È un’area in cui tutto deve essere ancora fatto e c’è già un accordo di programma con le Ferrovie dello Stato. È inutile imbarcarci in un braccio di ferro con il costruttore rischiando di dover pagare chissà quali penali».
Per quanto riguarda il nuovo look dell’ex porto di Milano la proposta prevede un lido verde, pontili per barche a remi e a vela, piccole imbarcazioni elettriche e canoe, un servizio pubblico di bateaux mouches, un «bosco» e un museo dei Navigli oltre alla realizzazione di un’oasi naturalistica con due aree a canneto: una davanti alla promenade alberata da realizzare lungo viale Gorizia e una più ampia verso piazza Cantore.
«Nel progetto si propone il mantenimento di un ambiente naturale che si è formato grazie all’insediamento di vegetazione spontanea - ha spiegato la presidente del WWf Lombardia, Paola Brambilla - con una fascia a bosco e un canneto i cui gheppi, aironi, gallinelle d’acqua e germani hanno condizioni favorevoli alla nidificazione. L’anno prossimo sarà l’anno internazionale delle foreste e forse il primo luogo in cui mettere verde è proprio la Darsena». Anche «il Fai non può che apprezzare questo progetto - ha detto Costanza Pratesi- che ha come suo primo aspetto la partecipazione dei cittadini».

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