| Parte la prima tranche di contravvenzioni, sul periodo dal 2 al 18 gennaio Ecopass, via alle multe: 4 mila al giorno Ma il Comune lascia aperta una via d'uscita: chi ha pagato non dovrà fare ricorso. Basterà rivolgersi alla polizia municipale
Articolo del: 04/04/2008 Autore: Maurizio Giannattasio
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MILANO - Il primo pacchetto riguarda 52.000 multe. Quelle elevate per infrazione alle regole di Ecopass dal 2 al 18 gennaio. Dopo mesi di incertezze, Palazzo Marino fa partire la prima tranche di contravvenzioni Ecopass. Il file è pronto. L'Atm l'ha consegnato alla polizia municipale. La media è di 4 mila multe al giorno. Da Palazzo Marino fanno notare che non è un numero eccessivo: riguarda solo il 3 per cento dei passaggi di auto nell'area Ecopass. Ma se la media fosse rispettata vuol dire che dalla partenza di Ecopass a oggi i verbali sono 265 mila. Un numero altissimo di contravvenzioni. Ma visto che il periodo coperto dalle sanzioni corrisponde a quello della sanatoria, il Comune ha deciso di lasciare aperta una via d'uscita agli automobilisti. Non sarà necessario fare ricorso al prefetto o al giudice di pace. Sarà sufficiente presentarsi allo sportello (aperto ad hoc) della polizia municipale e provare che l'Ecopass è stato regolarmente pagato. Come tutti ricorderanno i primi giorni di Ecopass sono stati funestati da problemi del sistemone elettronico. Attivazioni impossibili, ticket regolarmente comprati ma non altrettanto regolarmente attivati. Proprio per questo motivo, Palazzo Marino aveva deciso di «sanare » tutte le posizioni irregolari dovute al cattivo funzionamento del sistema. In mille ne hanno approfittato. Tanti altri non lo hanno fatto e ora rischiano di vedersi arrivare a casa il verbale di contravvenzione. Quindi, per evitare ingiustizie, il Comune ha deciso di inviare agli automobilisti multati, oltre alla contravvenzione, una lettera in cui si spiega che non è necessario fare ricorso al prefetto se si è in regola con attivazione e pagamenti. Basterà recarsi allo sportello dei vigili e dimostrare che tutto è stato fatto seguendo le regole. Che significa? Che se uno ha mandato un sms per attivare il servizio, sarà sufficiente mostrare al ghisa il messaggino. E se uno ha chiamato il servizio dell'Atm per lo stesso motivo, non dovrà far altro che fornire nome e cognome e indicativamente il giorno della chiamata. Nel database di Atm sono conservate le registrazioni di tutte le telefonate. Se ci sarà un riscontro, la contravvenzione verrà annullata. «Partiamo con questa modalità — attacca l'assessore ai Trasporti, Edoardo Croci — perché il sistema era nuovo ». Bisognerà invece capire che cosa si farà con le altre 200 mila multe. La questione non è ancora stata risolta. I sospetti sul cattivo funzionamento dell'abbinamento tra targa e pin restano.
Commento: Come buono questo Comune, che dà la possibilità di risolvere tutto perdendo una sola mattina per andare dai vigili!
E se uno ha mandato il messaggino e non lo ha tenuto?
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