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[Esplora il significato del termine: Un fascicolo alla Corte dei Conti Emergenza buche, due denunce «Ogni giorno danni per 6 milioni» Dossier dei tassisti. Decine di motociclisti caduti. Esposti del Codacons: «L’accusa è omissione d’atti d’ufficio»] Un fascicolo alla Corte dei Conti
Emergenza buche, due denunce
«Ogni giorno danni per 6 milioni»
Dossier dei tassisti. Decine di motociclisti caduti. Esposti del Codacons: «L'accusa è omissione d'atti d'ufficio»

Articolo del: 28/12/2010
Autore: Armando Stella

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MILANO - Le strade colabrodo arrivano in Procura. Il Codacons ha riassunto lo «scandalo dell'asfalto groviera» in due esposti che saranno depositati nei tribunali di Milano e Como e in un fascicolo destinato alla Corte dei conti: l'accusa è omissione d'atti d'ufficio e attentato alla sicurezza dei trasporti, ipotesi di reato pesanti, motivate da centinaia di incidenti, segnalazioni, fotografie, testimonianze, denunce alle assicurazioni, richieste di risarcimento. Il dissesto delle strade, stima la Camera di commercio brianzola, sta provocando ogni giorno 750 mila euro di danni ad automobilisti e motociclisti: è il conto presentato dalle officine meccaniche per riparare le gomme squarciate, aggiustare cerchioni e semiassi, sostituire gli ammortizzatori sfiancati. Un salasso e neppure l'unico: se il tempo è denaro, anche i ritardi del traffico finiscono a bilancio. Tra le perdite: «L'incremento nei tempi di percorrenza sulle strade urbane ed extraurbane costa alle imprese 5 milioni e mezzo di euro al giorno». Totale: oltre 6 milioni di euro. Tombola. «Nessuna strada si è salvata dal collasso» attacca il presidente dei consumatori, Marco Donzelli: «Con l'esposto alla Corte dei conti vogliamo accertare se la qualità dell'asfalto, andato in briciole per un po' di sale e di pioggia, corrisponda a quella prevista negli appalti delle amministrazioni locali».

Il Comune di Milano minimizza, ricorda di aver messo 26 milioni nel capitolo di spesa su buche e bitume, e annuncia di voler «riasfaltare tutte le 4.200 strade della città per Expo». Sì, ma oggi? Il presidente dell'Aci e della Camera di commercio monzese, Carlo Valli, invoca un piano d'emergenza: «Il disastro sta provocando ritardi nelle consegne, maggiori costi, disagi enormi. Pesa sugli automobilisti, sulle imprese, rallenta i trasporti. La manutenzione è stata insufficiente: occorre una terapia d'urgenza, subito».

Nell'attesa, è tutto lavoro per le ambulanze. Il centralino del 118, lunedì, è stato investito da decine di richieste di soccorso per motociclisti disarcionati e pedoni scivolati sul ghiaccio, caduti a terra, contusi, azzoppati dalle buche (da via Lessona a via Bramantino, da viale Brenta a viale Cassala a via Lorenteggio, via Colletta, corso Indipendenza e via Eritrea). L'associazione Motocivismo è in rivolta: «Troppi rischi, paghiamo le inefficienze del Comune». I tassisti stanno raccogliendo un dossier sui crateri nell'asfalto e il pavé in pezzi. Alle 7.35 di ieri, per dieci minuti, un massello sollevato in via Torino ha fermato la linea 3 e costretto l'Atm a deviare i tram 2 e 14: «Molte linee sono rallentate - confermano i sindacati -. Gli ostacoli sui percorsi impongono cautela».

I cantonieri «sono al lavoro per rimettere in sesto almeno le strade provinciali e ripristinare le condizioni minime di sicurezza» assicura l'assessore alla Mobilità di Palazzo Isimbardi, Giovanni De Nicola: «Sono piccoli rattoppi. In primavera, con le (poche) risorse a disposizione, interverremo sulle maggiori infrastrutture viarie». Solo a Milano, stima il Comune, le voragini nell'asfalto sarebbero 15 mila. Nel 2009, per risarcire le vittime d'incidenti da «insidia stradale», ha dovuto versare 4 milioni di euro: le scuse per i danni, dunque, equivalgono al 15 per cento dei fondi per la manutenzione. Il Codacons invita gli automobilisti a non fare sconti: ma denunce e ricorsi.

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