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L'assessore Cattaneo: nessuna riduzione dei servizi, manovra più contenuta del previsto
Treni, si aumenta: + 20% nel 2010. Sconti per famiglie e biglietti gratis sotto i 14 anni
Ma a gennaio arriva un superbonus per i disagi di dicembre. Via al biglietto unico per tutta la Lombardia

Articolo del: 30/12/2010


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MILANO - Alla fine, gli aumenti sono arrivati. Con qualche novità per rendere la manovra correttiva meno indigesta ai pendolari. Biglietti più cari, dunque, sui mezzi pubblici della Regione, ma con incrementi legati alla razionalizzazione e al miglioramento della qualità del servizio; e nuovi titoli di viaggio «integrati» dei trasporti pubblici regionali, oltre ad agevolazioni per le famiglie. Tutte le novità per il trasporto pubblico locale, ventilate nei giorni scorsi, sono diventate legge, dopo l'approvazione, giovedì, in Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo. Le novità saranno in vigore nel 2011. Via dal 1° febbraio agli aumenti del 10 per cento per il trasporto pubblico locale, «a condizione che vengano introdotti i nuovi biglietti agevolati e integrati» («Io viaggio in famiglia», «Ovunque in Lombardia» e «TrenoCittà»). Dal primo maggio sarà possibile un ulteriore aumento fino al 10%, condizionato al rispetto di precisi indicatori di qualità. «Se si considera la situazione iniziale, che avrebbe rischiato di infliggere un colpo durissimo e insostenibile al Trasporto pubblico locale - spiega Cattaneo - siamo riusciti a ottenere un importante risultato: nessuno spenderà per il Trasporto pubblico locale in Lombardia più di 85 euro al mese. Non ci sarà nessuna riduzione dei servizi, la manovra tariffaria sarà ragionevole e al di sotto di quella inizialmente ipotizzata e, soprattutto, a fronte di molte novità vantaggiose e positive». «Il lavoro svolto in questi mesi con il Governo, cui rivolgo il mio apprezzamento per aver ascoltato la voce delle Regioni, - prosegue Cattaneo - ha prodotto gli esiti sperati con una riduzione dei tagli al trasporto pubblico locale, al di sotto del 10% dall’oltre 30% iniziale. È vero che ci sarà una manovra, l’unica per tutto il 2011, che ci costringe ad un adeguamento delle tariffe, ma contemporaneamente abbiamo introdotto il biglietto e l’abbonamento unico per viaggiare sul Tpl di tutta la Lombardia a un prezzo molto conveniente, importanti vantaggi per le famiglie e ulteriori standard di qualità che gli stessi pendolari da tempo ci chiedevano».

ABBONAMENTI SCONTATI A GENNAIO - Intanto, a fronte degli aumenti, l'assessore Cattaneo ha subito proposto uno sconto del 10 per cento, per tutti i pendolari lombardi, sugli abbonamenti di gennaio, per ricompensarli dei disagi subiti a dicembre in seguito i disservizi che si sono verificati all’entrata in vigore del nuovo orario invernale. Una sorta di «risarcimento». Inoltre, sono previsti sconti alle famiglie, a chi acquisterà biglietti o abbonamenti mensili unici integrati (99 euro per l’intero sistema di mezzi pubblici della Lombardia), biglietti gratis per i ragazzi fino a 14 anni. Oltre alla questione finanziaria l’assessore ha messo sul tavolo anche alcune richieste che riguardao la puntualità e la pulizia. «on ci saranno stangate per i pendolari - conclude Cattaneo -. Eravamo partiti da 300 milioni in meno per le aziende, siamo arrivati a tagli di 82 milioni di euro: 24 milioni per il trasporto su ferro e 58 milioni per quello su gomma».

«COSTI PIU' ALTI E SERVIZIO PEGGIORE» - Una posizione non condivisa dalle opposizioni: «Si tratta della prima stangata sugli utenti del trasporto pubblico e sui pendolari - ha spiegato il consigliere del Pd Stefano Tosi - Dal primo febbraio i pendolari lombardi, al rinnovo degli abbonamenti e all’acquisto degli biglietti, pagheranno il 10% in più e dal primo maggio scatterà un ulteriore 10% e si andrà a fine anno con circa +25% per avere un servizio peggiore». «I tagli dovuti alla Finanziaria saranno pagati dai pendolari - prosegue Tosi -. La Giunta anziché ricercare soluzioni per l’efficientamento dei costi e la riduzione dei tagli, si limita a scaricare sui pendolari, che rappresentano con i loro abbonamenti il 52% dei ricavi, ulteriori aggravi. I nuovi documenti di viaggio introdotti sono simbolici. Infatti il tentativo dell’integrazione tariffaria (quella che riguarda i pendolari che devono attraversare più province, ndr) tocca solo il 10% dell’utenza ed è un’integrazione non per area di traffico, come si sarebbe dovuto fare già da anni, ma una semplice ripartizione del cosiddetto tesserone annuale di 990 euro poco utilizzato oggi per il suo costo. Il tutto ha il sapore di una toppa inutile dell’ultimo minuto».

LOMBARDI IL 22% DEI PENDOLARI - La Lombardia ha il più grande bacino di pendolari in Italia, con 594 mila viaggiatori ogni giorno sui treni: è lombardo ben il 22% di tutti i pendolari ferroviari del Paese. Sommando a questi gli utenti delle autolinee, sono oltre 950 mila le persone che usano il trasporto pubblico per ragioni di studio o lavoro. Nel 2010 gli investimenti per i servizio e il materiale rotabile hanno rappresentato lo 0,43% del bilancio della Giunta Formigoni. La Lombardia è quarta nella classifica delle Regioni che più hanno investito sui treni, dopo Campania, Puglia e Toscana. Questi sono alcuni dei dati elaborati da legambiente, contenuti nel Rapporto Pendolaria 2010, che fotografa la situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare in Italia. Lo scenario paventato dall'associazione ambientalista e imputabile ai tagli del Governo, è di aumenti generalizzati delle tariffe proprio a carico dei pendolari e di un blocco degli investimenti per il miglioramento di infrastrutture, treni, stazioni, servizi. «Agli aumenti tariffari annunciati – ha detto Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - di circa il 25%, bisogna aggiungere il fatto che la tariffa regionale lombarda è già più alta del 5-10% rispetto a quella delle regioni confinanti. È probabile che questi aumenti, a fronte della mancanza di risorse per migliorare il servizio offerto, convincano molti pendolari ad optare per l'automobile, magari confidando nell'apertura di qualche nuova autostrada».

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