| Puntualità e informazione, Atm arranca gli standard di qualità restano lontani Il contratto di servizio fissa una serie di parametri ai quali l'azienda si dovrebbe adeguare La regolarità dovrebbe essere del 97 per cento e le informazioni dovrebbero arrivare via sms
Articolo del: 01/01/2011 Autore: ORIANA LISO
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Autobus puntuali nove volte su dieci, sms che ci dicono quanto tempo abbiamo per raggiungere la fermata prima che arrivi il tram, un piano integrato per la mobilità dei disabili, mezzi esclusivamente ecologici. Sembra il libro dei sogni: invece è solo quanto Atm deve garantire, stando agli accordi sottoscritti con il Comune che, a sua volta, dovrebbe controllare che queste non restino parole sulla carta.
Atm si è aggiudicata la gara nel maggio scorso, con l'affidamento - praticamente scontato - del servizio di trasporto pubblico locale per i prossimi sette anni da parte del suo unico azionista, il Comune di Milano. Tra i tanti vincoli contrattuali ce n'è uno (l'allegato B1.3) che disciplina in maniera rigorosa, per la prima volta, gli standard minimi di qualità che Atm deve garantire. Valori minimi - è scritto nel documento - "il cui mancato rispetto rende soggetta l'impresa affidataria alle penali stabilite": multe per ogni risultato non raggiunto.
A questo punto, però, basta scorrere l'elenco degli impegni presi da Atm per capire che, se davvero qualcuno stesse valutando la situazione, l'azienda dovrebbe pagare fior di sanzioni. Tra gli standard minimi da garantire, per esempio, c'è il miglioramento delle informazioni al pubblico. Le paline elettroniche avrebbero dovuto coprire l'intera rete cittadina entro fine 2010, ma basta girare per la città per vedere che non è così. In più dovrebbero fornire anche informazioni sui principali collegamenti con altri mezzi di trasporto pubblico e, soprattutto, il tempo di attesa con uno scarto massimo di 30 secondi. Una accuratezza che dovrebbe propagarsi anche al web, con informazioni in tempo reale sui tempi di attesa (oggi sul sito c'è solo l'orario ufficiale dei passaggi). E se ci sono progressi sul numero di mezzi che hanno l'annuncio di fermata, nulla si sa di altri standard che Atm si impegnava a garantire: come la possibilità di ricevere sul proprio cellulare un sms con l'attesa ad ogni singola fermata.
Altro capitolo quello della regolarità e della puntualità del servizio, nota dolente soprattutto negli ultimi mesi. Sempre da contratto, Atm dovrebbe garantire una percentuale di regolarità (calcolata su base giornaliera, per linea e fascia oraria come rapporto tra corse effettuate e programmate) non inferiore al 97,5 per cento per i tram o 98,2 per cento per gli autobus. Sui tempi di attesa alle fermate di superficie il contratto prevede due obiettivi: uno a medio termine (l'85 per cento delle corse in orario) e un altro immediato, non inferiore al 65 per cento di attese entro i 5 minuti rispetto all'orario previsto.
L'allegato al contratto disciplina rigorosamente anche i limiti di affollamento dei mezzi, gli standard di pulizia di vagoni e stazioni e la loro accessibilità: ascensori e scale mobili - a leggere gli impegni - dovrebbero essere funzionanti almeno nel 98 per cento dei casi. Entro 12 mesi dall'adozione del contratto, poi, Atm e Comune avrebbero dovuto predisporre due piani, uno per migliorare l'accessibilità per le biciclette, l'altro per ridurre il rumore soprattutto in corrispondenza degli scambi. Ancora solo parole, mentre le speranze di sostituire progressivamente i veicoli Euro 2, 3 e 4 entro fine 2014 con mezzi ecologici si allontanano, per colpa di investimenti in contrazione da parte del Comune.
Ma a far sì che una nebbia avvolga la questione dei tempi da rispettare c'è un problema di fondo: la gara è stata vinta a maggio 2010 ma, dopo diversi mesi di confronto tra Atm e Comune sulla definizione degli aspetti operativi, la firma al contratto non c'è ancora, e forse arriverà con il nuovo anno. Commenta l'ex assessore Edoardo Croci, che a suo tempo aveva lavorato proprio alla definizione di quegli standard di qualità: "Avevamo stabilito dei parametri seri, Atm era così vincolata al raggiungimento degli obiettivi da un controllo reale da parte del Comune. Invece ora c'è una situazione di non gestione in cui a perdere, ancora una volta, sono gli utenti del servizio pubblico".
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