| Il rischio è che si voti dopo le Comunali. Gallera: il Pdl farà il proprio dovere Referendum: rinvio, comune occupato Salta ancora una volta la nomina dei Garanti per la «consultazione». Gli ambientalisti dormono in aula] il rischio è che si voti dopo le Comunali. Gallera: il Pdl farà il proprio dovere Referendum: rinvio, comune occupato Salta ancora una volta la nomina dei Garanti per la «consultazione». Gli ambientalisti dormono in aula
Articolo del: 18/01/2011 Autore: Maurizio Giannattasio
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MILANO - Altro voto andato a vuoto. Il Consiglio comunale ha nominato uno solo dei tre membri del Collegio dei Garanti. Quello presentato dall'opposizione. Mancano all'appello i due esponenti proposti dal centrodestra: non hanno raggiunto il quorum necessario. E così è scattata l'occupazione dell'aula da parte di Enrico Fedrighini e Carlo Montalbetti, due dei promotori dei 5 referendum ambientali. A cui si è aggiunto Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente. Sacco a pelo e spazzolino. E una notte passata in aula. «Non ce ne andremo dall'aula - attaccano gli «occupanti» - sino a quando i consiglieri non avranno fatto il loro dovere nei confronti dei cittadini». Ieri l'aula avrebbe dovuto votare il Collegio dei Garanti per dare l'avvio all'iter di indizione dei cinque referendum ambientali. Niente da fare. «Oggi - continua Fedrighini - arriveranno le 23.500 firme per ognuno dei 5 referendum e il Collegio dei Garanti che ancora non c'è, non potrà ricevere il verbale».
Il rischio? Che i referendum si tengano dopo le elezioni comunali. Anche perché molti consiglieri del centrodestra hanno più volte ripetuto che preferirebbero di gran lunga affrontare i referendum dopo le elezioni amministrative. Dalla Lega con Matteo Salvini, al Pdl con il capogruppo Giulio Gallera. «La maggioranza - conclude Fedrighini - vuole impedire ad ogni costo che i referendum possano svolgersi prima delle elezioni amministrative: meglio andare al voto sulla base di promesse vaghe, anziché vincolati da un mandato preciso scaturito da un voto referendario». Va all'attacco anche il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino: «Il Pdl vuole cancellare il referendum e per questo non vota i garanti che propone. È pazzesco».
Ma, ieri Gallera ha assicurato che il Pdl farà il proprio dovere. «L'occupazione dell'aula è assolutamente immotivata. La maggioranza ha dimostrato di avere la determinazione necessaria per votare i garanti. Anche perché fino al 21 i garanti non hanno nulla da fare. La maggioranza c'è e farà il proprio dovere entro i tempi stabiliti». Anche perché, secondo l'ex assessore Edoardo Croci e Marco Cappato, altri due promotori del referendum, l'ostruzionismo non porterebbe a niente: «Anche "tirando" i tempi il più in lungo possibile la convocazione dei referendum non può andare oltre la prima settimana di maggio, come previsto dai regolamenti». «È necessario adesso che i consiglieri - chiude il presidente dell'aula, Manfredi Palmeri - trovino rapidamente un'intesa per eleggere anche gli altri due garanti». Magari, oggi stesso.
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