| Ascensore del metrò, scavi due e paghi uno
Piazza Argentina, Atm ammette: abbiamo fatto due pozzi e ci sarà un solo impianto. Tutto è ancora in fase di collaudo.
Articolo del: 22/01/2011 Autore: Giambattista Anastasio
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Milano, 22 gennaio 2011 - Le risposte di Atm sul caso del cantiere per l’installazione degli ascensori alla stazione metropolitana «Loreto» di piazza Argentina, sono arrivate. Dettagliate ed esaurienti. Ma il caso è tutto fuorché smontato. In sintesi: l’Azienda di trasporto ha iniziato i lavori per il montaggio degli elevatori all’interno della stazione a marzo 2009. Al 20 gennaio 2011 gli ascensori non sono ancora in funzione ma solo in fase di collaudo. Ventidue mesi non sono bastati a finire l’opera. L’Azienda conferma che tutto sarà pronto entro marzo: due anni tondi per quattro ascensori, se la scadenza sarà rispettata.
In questi mesi i cantieri hanno interessato più punti della piazza. Nell’ordine, ad Atm si era chiesto a che punto fossero i lavori per il montaggio del montacarichi all’uscita della linea 2 della metrò di piazza Argentina, iniziati il 12 novembre 2010. Nessuna data di fine lavori è infatti indicata, contrariamente a quanto previsto dalla legge, nella cartellonistica di cantiere. Ancora, era stato chiesto ad Atm perché nel cantiere da settimane non si vedessero operai. Da Foro Bonaparte hanno risposto che gli ascensori ci sono ma sono in fase di collaudo e che il collaudo terminerà, come detto, entro fine febbraio. Precisazione alla quale è subito seguita un’ammissione di colpa per le lacune della cartellonistica.
Sorpresi dall’importo dell’opera (300 mila euro per 4 ascensori), ci si era attivati alla ricerca di preventivi. E si era scoperto che con 30 mila euro se ne poteva realizzare uno e quindi quattro con soli 120 mila euro. Atm risponde che il montaggio di ascensori per il trasporto pubblico deve rispondere a standard e requisiti che fanno lievitare i costi rispetto ai preventivi per un ascensore da montare in un’azienda o in un condominio.
Standard e requisti, relativi agli impianti e ai dispositivi di allarme e sicurezza, imposti dall’«Ufficio speciale trasporto a impianti fissi» (Ustif). Infine, si era chiesto ad Atm, se i lavori, intrapresi nel 2009 e chiusi a marzo del 2010, davanti all’uscita del metrò compresa tra via Stradivari e via Pecchio fossero parte del piano di installazione degli ascensori. Gli operai, allora, trivellarono il marciapiede in due punti creando una pozzo profondo metri (19 metri precisano ora da Atm), salvo poi ricoprire tutto col cemento in un caso e con una griglia in un altro. Forse che s’intendeva installare proprio in quel punto alcuni degli ascensori previsti per la stazione e ora in collaudo altrove?
L’Azienda di trasporto fa sapere che laddove c’è la griglia s’è provveduto a creare semplicemente un pozzo di aggottamento, vale a dire: un pozzo di scolo delle acque, che periodicamente viene sottoposto a manutenzione. Poco distante, invece, si è creato un vano profondo 19 metri per l’installazione di due ascensori che colleghino i due piani della stazione di Loreto senza arrivare in superficie. Ascensori a uso del pubblico.
Gli ascensori - dicono dunque da Atm - sono già montati ma ancora in fase di collaudo. Ecco quindi che il caso resta. Come detto, i lavori in questa parte della stazione sono iniziati a marzo 2009. La prima fase, quella per la creazione del vano e il montaggio delle cabine, s’è conclusa a marzo 2010. E, ora, a gennaio 2011 è in corso la fase di collaudo. Ventidue mesi di cantiere. Per due ascensori. «I ritardi sono dovuti anche a infiltrazioni d’acqua registratesi durante i lavori» spiegano da Atm.
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