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La cura Moratti
costa cara a Milano

Articolo del: 22/01/2011
Autore: Gabriella Persiani

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Ancora record negativo di concentrazione di polveri sottili mercoledì a Milano: la centralina di via Verziere, in piena area Ecopass, ha registrato valori oltre tre volte superiori al limite consentito, toccando i 161 microgrammi/mc. Per trovare livelli di inquinamento così alti bisogna tornare indietro di due anni, al 23 febbraio 2009. A preoccupare non sono solo i valori di Pm10: anche il biossido di azoto (gas altamente tossico e irritante) ha superato la soglia limite con 208 microgrammi per metro cubo nella centralina di via Senato. Intanto, all’indomani della notifica giunta dalla Ue della procedura di infrazione avviata contro l’Italia per il superamento dei valori limite della qualità dell’aria, Verdi e opposizione chiedono al sindaco di applicare una serie di misure d’emergenza e stilano una sorta di lista dei rimedi antismog. Così il consigliere comunale dei Verdi, Enrico Fedrighini: «Quando si registrano concentrazioni medie giornaliere superiori ai 50 microgrammi al metro cubo per due giorni consecutivi - spiega - al terzo scatta il livello d’allarme giallo. In questo caso, si dovrebbe raddoppiare la tariffa Ecopass, esteso a tutti i veicoli, e la velocità massima in città dovrebbe scendere sotto i 30 chilometri. Il trasporto pubblico verrebbe rinforzato e il riscaldamento di tutti gli edifici, salvo quelli frequentati da anziani e bambini, non supererebbe i 19 gradi». Misure più aspre, invece, sono previste se le concentrazioni dovessero superare per due giorni consecutivi i 75 microgrammi (livello rosso), che porterebbero, secondo la proposta dei Verdi, a un servizio di trasporto pubblico rinforzato a tariffa speciale (due euro al giorno), accesso ai bastioni vietato dalle 7 alle 19 per tutti i veicoli superiore ai 3.500 kg, tariffe scontate e forfettarie dei taxi, oltre alle misure già presenti nel livello d’allarme giallo.
Intanto, Fedrighini ha confermato che la multa della Ue è diretta all’Italia e che poi verrà girata alla Lombardia e a Milano. Solo per il 2005, ha detto, la sanzione ammonterebbe a 600-800 milioni di euro, che pagherebbe lo Stato, quindi i cittadini. «Perché non spendere gli stessi soldi per il trasporto pubblico?», si è chiesto il consigliere. «Non c’è nessuna multa in arrivo - ribatte il vicesindaco Riccardo De Corato -. La Commissione non può che plaudire i risultati raggiunti nel 2010 sia per il PM10, sia per il PM 2,5». (ass)

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