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Articolo del: 25/01/2011 Autore: Piermaurizio Di Rienzo
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Smog, a Milano scattano oggi le prime restrizioni con l’ordinanza firmata dal sindaco Letizia Moratti. E se da qui alla fine della settimana, per almeno 3 giorni di fila, il Pm10 non scenderà sotto la soglia d’attenzione domenica si andrà tutti a piedi. Protestano già i commercianti attraverso l’Unione del Commercio. Ma non solo. misure fanno insorgere i Comuni dell’hinterland. «Siamo alle solite. Il sindaco di Milano annuncia che, molto probabilmente, nel prossimo fine settimana fermerà il traffico. Tutto senza nemmeno consultare i vicini », dichiara il primo cittadino di Sesto S. Giovanni, Giorgio Oldrini, che parla di «atteggiamento arrogante e autolesionistico ». Perplesso anche il sindaco di Pero Luciano Maneggia: «Se ci fosse lo stop ancora una volta ci troveremmo a prendere atto di decisioni prese su altri tavoli, ma di cui subiamo le conseguenze. Il diritto a respirare un’aria libera dallo smog è di tutti». Fa eco Max Davolio, da Rozzano: «Noi siamo d’accordo a bloccare il traffico domenica, ma dobbiamo essere consultati altrimenti il provvedimento della Moratti, senza di noi, è monco. La Regione deve coordinare queste iniziative». Il governatore Roberto Formigoni prende tempo: «Nei prossimi giorni il Tavolo per fronteggiare l’emergenza ». E il sindaco rilancia: «Lavoreremo per un coinvolgimento degli altri Comuni». Insomma, si valuterà lì se fare davvero il blocco. O magari sabato, come ha fatto intendere il vicesindaco Riccardo De Corato, che forse spera nella perturbazione che arriverà giovedì portando neve e intanto manda 140 pattuglie di vigili a controllare che l’ordinanza sia rispettata, pena 155 euro di multa, anche se annuncia un «minimo di tolleranza». Anche Guido Podestà scende in campo: «La Provincia sensibilizzerà le amministrazioni che fermeranno il traffico a fornire adeguata informazione ai cittadini», ma il Pd provinciale l’accusa: «Il presidente ha tenuto per sé le deleghe sull’Ambiente ma non ha avviato un coordinamento coi sindaci dell’area metropolitana ». Il Codacons, che auspica le targhe alterne sino a fine di febbraio, boccia l’ordinanza: «Annunciata tardi: milanesi, non pagate le multe».
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