| Potenziati i mezzi pubblici, bike sharing e musei gratuiti Domenica a piedi, multe da 155 euro «E il 6 febbraio si replica» De Corato: c'è il 60% di possibilità che il blocco del traffico si ripeta. Presidio dei Genitori Antismog
Articolo del: 29/01/2011
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MILANO - Multa da 155 euro per chi domenica a Milano proverà a sfidare il blocco del traffico, proclamato dalle 8 alle 18. Lo prevede l'ordinanza firmata dal sindaco Letizia Moratti. Il provvedimento riconosce comunque permessi alla circolazione, in deroga allo stop, per i veicoli ecologici e per una serie di categorie professionali: potranno utilizzare i propri mezzi privati i medici e gli assistenti sanitari in servizio, i sacerdoti, i giornalisti muniti di tesserino, i fiorai e i ristoratori, i lavoratori obbligati alla reperibilità e gli accompagnatori degli sportivi impegnati in manifestazioni riconosciute dal Coni. Una deroga speciale al blocco è prevista per i pullman dei tifosi che dalle tangenziali potranno raggiungere lo stadio Meazza per la partita di campionato Inter-Palermo.
BIKE SHARING E MUSEI GRATIS - «Domenica saranno gratuiti il servizio di bike sharing e tutti i musei cittadini. Per creare meno disagi ai cittadini abbiamo lavorato con Atm per potenziare l'uso dei trasporti pubblici. Ci saranno 300 corse in più delle metropolitane, pari a un incremento del 34% delle frequenze, e 110 mezzi aggiuntivi in superficie», ha annunciato il sindaco Letizia Moratti. «Siamo consapevoli - dice la Moratti - dei disagi per i cittadini e ci dispiace, ma la lotta all'inquinamento e la difesa della salute dei cittadini per il Comune di Milano sono irrinunciabili. Il blocco del traffico di domenica è semplicemente una misura aggiuntiva alle misure strutturali dell'ordinanza che ho firmato che presenta azioni che hanno un impatto positivo e sicuro contro l'inquinamento». Il servizio, rende noto il Comune, sulle tre linee della metropolitana milanese verrà potenziato con l'inserimento in linea di 21 treni straordinari che consentiranno di effettuare 300 corse in più. In particolare, sulla linea M1, la più utilizzata per raggiungere lo stadio e la stazione di Rho-Fiera, verranno aumentate le corse fino al 50% nell'ora di punta pomeridiana rispetto alla consueta programmazione domenicale. In superficie i mezzi aggiuntivi in circolazione saranno 120 sulle principali linee di bus, tram e filobus per offrire ai passeggeri oltre 1500 corse in più.
IL 6 FEBBRAIO SI REPLICA - Il bis potrebbe arrivare già tra una settimana: questo il pronostico del vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, convinto che i livelli di inquinamento in città continueranno ancora per giorni a restare oltre i livelli di guardia. «Ad oggi c'è il 60% di possibilità che il 6 febbraio replicheremo la domenica a piedi - ha ammesso Riccardo De Corato -. Io non faccio il guru, lo dico guardando i bollettini meteorologici che non preannunciano nemmeno per i prossimi giorni piogge o vento». Secondo il piano per l'emergenza smog firmato dal sindaco Letizia Moratti, la domenica a piedi è una misura che scatta in automatico allo scoccare del 12/o giorno consecutivo di Pm10 oltre i limiti consentiti - Milano ne ha già collezionati 16 - e si replica finché per 72 ore di fila i livelli di inquinamento non rientrano entro le soglie.
MORATTI: NON DEMANDO RESPONSABILITA' - Il sindaco di Milano Letizia Moratti, replicando alle critiche dei Comuni dell'hinterland e della Provincia per aver adottato il piano per l'emergenza smog e aver proclamato la domenica a piedi senza consultare le amministrazioni vicine, ha replicato: «Io non sono per demandare ad altri le responsabilità che mi competono, ho chiesto la convocazione di un tavolo di coordinamento per l'emergenza smog. Se poi le indicazioni sono state diverse ciascuno risponde secondo coscienza e secondo le responsabilità che ricopre». «Noi partecipiamo a tutti i tavoli - ha aggiunto Letizia Moratti, respingendo le accuse - ma non ci sottraiamo alle nostre responsabilità sull'aria che amministriamo». «Noi siamo consapevoli che la lotta allo smog - ha concluso Letizia Moratti - debba fare i conti con due interessi opposti, quelli di chi vuole circolare liberamente e quelli di chi vuole respirare aria pulita. È difficile trovare un equilibrio e noi a Milano abbiamo cercato di aumentare le possibilità di muoversi con i mezzi pubblici rafforzando il trasporto pubblico locale e abbiamo lavorato per migliorare la qualità dell'aria. E i dati di questi anni dimostrano che le misure adottate dal Comune di Milano hanno dato risultati positivi».
IL PRESIDIO - Venerdì intanto, con centinaia di palloncini neri che hanno oscurato il cielo, i Genitori Antismog hanno protestato in Piazza della Scala contro l'inquinamento atmosferico. In molti sono arrivati davanti a Palazzo Marino, sede del Comune, in sella alle biciclette e hanno iniziato a tossire all'unisono in modo fragoroso, per simulare gli effetti dell'inquinamento sulla salute. «Siamo qui per dire che l'aria di Milano è irrespirabile e il Comune di Milano preferisce pensare ad altro - ha affermato Giuseppe Perucelli, portavoce dei Genitori Antismog -. I blocchi del traffico sono utili per educare i cittadini a liberarsi dell'incubo di spostarsi con la propria auto, ma sono del tutto inutili per combattere lo smog. Servono più piste ciclabili, più corsie preferenziali per i mezzi pubblici e l'Ecopass esteso a tutte le auto».
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