| Piano smog, il no dei negozianti verso il divieto Ecopass ai furgoni Diciotto giorni con le polveri sottili oltre i limiti consentiti, rischiano il blocco 7 mezzi su dieci Per le previsioni, quasi certo per lunedì il via alla fase due. Possibile un altro stop domenicale
Articolo del: 29/01/2011 Autore: ILARIA CARRA
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La seconda fase del piano antismog del Comune, la più restrittiva, è sempre più vicina. Anzi, quasi certa. Salvo piogge impreviste, siamo al diciottesimo giorno di fila di valori di Pm10 fuori dai limiti. Lo si saprà solo domani: e, nel caso, le misure decise da Palazzo Marino s’inaspriranno con nuovi divieti sommati a quelli attuali. Non solo da lunedì sarà con ogni probabilità proibito l’ingresso nell’area Ecopass ai veicoli che di solito pagano (benzina Euro 1 e 2, diesel Euro 3 e 4), tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30. Ma, come prevede lo stesso vicesindaco Riccardo De Corato, "È praticamente sicuro che anche domenica 6 febbraio ci sarà ancora un blocco del traffico: nei prossimi giorni, dicono le previsioni, non pioverà". Tutte le misure, divieti e blocchi, decadono soltanto dopo tre giorni di fila di valori nei limiti: una sequenza virtuosa che per ora sembra lontana.
Ma sulla “fase due” c’è già polemica. Oltre al grado in meno per i riscaldamenti (da 20 a 19) e le 13 ore di accensione (anziché 14) con l’appello del Comune agli amministratori perché rispettino la riduzione, la chiusura della Cerchia dei Bastioni riguarda 13.500 auto private al giorno, il 18 per cento del totale di quelle che passano sotto i varchi. Poi, però, c’è il trasporto merci: e qui le cose si complicano ancora di più. Perché da lunedì, a meno di miracolosi cambiamenti del meteo, rimarranno fuori dal centro circa 7.500 tra furgoni e furgoncini, tre quarti del totale. E commercianti e piccoli artigiani sono già mobilitati: "Le merci non vanno in metrò come la gente - dice Simonpaolo Buongiardino dell’Unione del Commercio - possiamo stare al massimo due giorni senza entrare in centro, e già così si rischia di bloccare buona parte dei rifornimenti. Dopodiché, per non mandare in tilt il carico-scarico, saremo costretti ad avere una deroga". I commercianti, insomma, sono pronti a dar battaglia, anche perché lunedì scatta anche la nuova fase della “ztl merci”, con i diesel Euro 2 e 3 e i benzina Euro 2 (circa duemila) che potranno scaricare in area Ecopass solo la sera.
Critico anche l’ex assessore all’Ambiente, Edoardo Croci: "Andrebbe valutato anche sotto il profilo della legittimità questo blocco toto di veicoli immatricolati dallo Stato: meglio applicare il concetto stesso di Ecopass e far pagare, anche di più, chi vuole entrare". Ma non è tutto. Perché domenica 6 febbraio l’eventuale blocco coinciderebbe con l’apertura straordinaria dei negozi.
Intanto, giovedì è stato il sedicesimo giorno accertato di smog alle stelle: 98 microgrammi di Pm10 a Città Studi, 138 in via Senato, 116 al Verziere. E sulla domenica a piedi, con l’hinterland che ha deciso di tenere i motori accesi per la mancanza di coordinamento, non si placano le polemiche. "Io rispondo per Milano - ha replicato il sindaco Letizia Moratti alle critiche di Regione e Provincia sulla “scelta solitaria” decisa dal capoluogo - La nostra decisione per alcuni è troppo timida, per altri troppo scomoda: la battaglia contro lo smog la vinceremo, finora le misure adottate hanno dato buoni risultati". Il governatore Roberto Formigoni rispetta "la decisione del sindaco" e aggiunge: "La Regione ha realizzato da diversi anni politiche strutturali che stanno migliorando la situazione, ben venga che alcuni Comuni prendano misure ulteriori". Il Pd, con Pippo Civati e Carlo Monguzzi, attacca: "Dieci ore domenicali, con deroghe per tutti, sono una presa in giro".
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