Articolo del: 31/01/2011 Autore: Maria Sorbi
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Da oggi scatta il piano strong contro l’inquinamento. Che poi tanto strong non è. Dalle 7,30 alle 19,30 non potranno circolare nella cerchia dei Bastioni tutti i veicoli che solitamente pagano Ecopass. Però a dare le multe non saranno le telecamere, bensì i vigili. Quindi si prevede che una buona dose di automobilisti entrerà comunque in centro, sfidando la sorte e cercando di farla franca. Il fatto che le telecamere rimangano spente (o meglio, accese solo per le multe ordinarie nelle zone a traffico limitato) indebolisce il piano del Comune. «Non ci possiamo fare nulla - spiega amareggiato il vicesindaco Riccardo De Corato -. Il governo non ci ha ancora concesso l’omologazione che abbiamo chiesto da un anno. E finché non l’avremo, non potremo utilizzare le telecamere per le multe dei provvedimenti anti smog». Il divieto comunque riguarda il 18 per cento del parco auto che ogni giorno accede all’area Ecopass e in teoria dovrebbero rimanere in garage 13.500 auto. Nel mirino dei vigili delle cento pattuglie schierate ai varchi della cerchia dei Bastioni, ci saranno tutti i vecchi veicoli, compresi quelli dei residenti nell’area. Potranno invece circolare liberamente gli euro 5 e i veicoli Gpl o elettrici. Chi ha la deroga per circolare, dovrà comunque pagare il ticket. La multa per i trasgressori sarà di 155 euro. Il blocco nell’area Ecopass dovrebbe durare almeno fino a mercoledì: perché tutto torni alla normalità infatti occorre che le polveri sottili rimangano entro i limiti previsti per legge almeno per tre giorni consecutivi. «Ogni comunicazione - assicura il vicesindaco - verrà data tempestivamente. Agli abbonati Ecopass arriverà un sms sul telefonino». Nei primi giorni del divieto i vigili saranno comunque tolleranti e si prevede perfino di chiudere un occhio sul pagamento del ticket alla fine dei giorni del blocco, per dare a tutti la possibilità di informarsi sulle novità. Oltre all’inghippo delle telecamere, Palazzo Marino ha dovuto fare i conti anche con un altra beffa: il blocco totale del traffico di ieri è scattato per colpa di solo un microgrammo in più di Pm10. Già, perché in base ai dati dell’Arpa, le centraline antismog hanno registrato un notevole abbassamento delle polveri (38 microgrammi per metrocubo a Città studi, 42 microgrammi al Verziere). A sballare la media sono state le rilevazioni dell’impianto di Senato: 51 microgrammi, uno in più rispetto ai limiti imposti dall’Unione europea. Da oggi scattano anche le limitazioni sul riscaldamento: le caldaie resteranno accese un’ora in meno e con un grado in meno. «Milano è una città attenta all’ambiente - commenta il sindaco Letizia Moratti che, nella lotta allo smog, è stata seguita solo dal comune di Saronno - che intraprende percorsi innovativi per salvaguardarlo. Le strategie messe in atto dal Comune vedono il contributo di tutte le istituzioni, da quelle locali al governo. Una collaborazione che ci auguriamo possa rafforzarsi anche se sull’iniziativa il parere non è stato unanime. Si trattava però di un passo necessario». Fino alle 15 le multe ai trasgressori sono state 353 e alla fine della giornata, su 3.175 controlli, le sanzioni sono state 502. In metropolitana si è riversato il doppio dei passeggeri. Moltissime le persone in coda ai musei comunali e grande successo per le bici gratuite di BikeMi: per molti la giornata di ieri è stata l’occasione per sperimentare il servizio.
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