Articolo del: 07/02/2011 Autore: Chiara Campo
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«Ringrazio i milanesi, ancora una volta hanno dimostrato una forte volontà e hanno contribuito a migliorare l’aria della città. Ma non possiamo costringerli a fare i Tafazzi, non siamo masochisti». Ieri seconda domenica a piedi e oggi per le auto che di solito pagano Ecopass inizia la seconda settimana con il centro off limits. Ma dopo il tavolo convocato in Provincia mercoledì con i sindaci del Milanese, il vicesindaco Riccardo De Corato anticipa che il Comune potrebbe sospendere i divieti antismog. Ci avete ripensato? «No, ma se andiamo avanti in solitaria gli effetti non valgono il sacrificio che chiediamo ai cittadini. Il Pm10 non si ferma ai confini, ci auguriamo che mercoledì anche gli altri Comuni siano d’accordo a fare un blocco tutti insieme o rinunciamo anche noi. E proporrò al sindaco di riaprire la Cerchia». Così si placherà pure la rivolta dei commercianti. «Ma quale rivolta, voglio dire grazie anche a loro, hanno protestato ma anche capito la posta in gioco, e si sono adeguati. Non sono strabici come altri». Faccia i nomi. «Legambiente, il centrosinistra, persino l’ex assessore Edoardo Croci che non ha neanche l’orgoglio di rivendicare i risultati che ha contribuito a raggiungere quando era in giunta. Torino è la città più inquinata d’Italia, Napoli ha il mare e ha più smog di Milano, ma guarda caso gli ambientalisti non puntano il dito su Sergio Chiamparino e Rosa Jusso Iervolino, solo contro il sindaco Moratti e gli “inquinatori” di centrodestra. Sembra che il problema smog esista solo a Milano e gli altri siano esentati, anche sui giornali». Oggi a Milano si rischia il 35esimo giorno di Pm10 off limits, e la multa Ue. Chi pagherà? «L’infrazione scatta nei confronti dello Stato italiano non Milano che è la città che sta facendo di più per abbassare lo smog, ha ridotto del 24% il Pm10 in 5 anni e ha preso sia misure strutturali che emergenziali. Tant’è che nel dossier Mal’Aria di Legambiente è scesa all’11esimo e preceduta come dicevo da città governate dal Pd come Torino e Napoli». Ma anche la Regione (che è di centrodestra) contesta i blocchi d’auto. Non finiscono per essere solo operazioni d’immagine, per dare un contentino a mamme antismog e ambientalisti? «Il sindaco ha firmato un’ordinanza che difende soprattutto le categorie deboli come bambini e anziani. E chi tutela la salute pubblica deve dare anche segnali forti come questi. Ma non dimentichiamo che stiamo costruendo nuove linee metropolitane, abbiamo una rete di mezzi pubblici tra le più sviluppate d’Italia. E purtroppo le battaglie degli ambientalisti distolgono la gente dal problema vero». Cioè, le caldaie? «Certo, tant’è che tra maggio e ottobre nel 2010 ci sono stati solo tre sforamenti del Pm10. La combinazione traffico-riscaldamenti è esplosiva ma dobbiamo intervenire soprattutto sulla prima perché grazie a chi mette sotto tiro solo i motori non riusciamo a far comprendere che vanno sostituite le vecchie caldaie. Ci sono incentivi regionali, ma su 53mila stabili privati sono arrivate appena 98 domande».
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